mercoledì, Giugno 26, 2024

Kvaratskhelia: “Papà mi portò a Napoli. Felice di giocare per il club di Maradona”

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Un’intervista esclusiva a Khvicha Kvaratskhelia svela retroscena e passioni travolgenti. L’attaccante del Napoli ha condiviso alcune delle sue esperienze più significative ai microfoni della rivista The Players’ Tribune. Giovanni Manna, Direttore Sportivo del Napoli, sta intensificando gli sforzi per costruire una squadra di alto livello in vista della prossima stagione, mentre il caso Kvaratskhelia continua a tenere banco. L’entourage del giocatore ha infatti reso noto che il calciatore desidera andarsene. Kvaratskhelia ha raccontato alcuni aneddoti riguardanti il suo arrivo a Napoli e la sua crescita personale e professionale.

Il primo approccio a Napoli

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Khvicha, nel suo racconto, ha sottolineato come il suo passaggio al Napoli sia merito del padre, Badri, il cui idolo era Maradona. “Anche mio padre giocava a calcio e, da bambino, guardavo sempre i suoi video. Avevo solo 6-7 anni e dicevo che era più forte di Messi e Ronaldo,” ha dichiarato. Al suo arrivo, Kvaratskhelia ha vissuto un episodio divertente che ha segnato il suo primo giorno con la squadra. “Quando sono arrivato, la prima cosa che mi hanno chiesto i compagni di squadra è stata di cantare. È una tradizione qui,” ha detto. Khvicha ha scelto una canzone che cantava in Russia al Rubin Kazan, facendo ridere tutta la squadra. “Mario Rui mi ha poi svelato che quella canzone era famosa grazie a Maradona, ma io non lo sapevo.”

Il rapporto con la città di Napoli

L’incredibile passione dei napoletani per il calcio e per Maradona ha lasciato un’impronta indelebile su Kvaratskhelia. “I primi giorni a Napoli vedevo Maradona ovunque e ho detto a mio padre di venire subito a vedere. Anche se all’inizio andavo agli allenamenti in taxi, il panorama della città mi ha subito incantato,” ha ricordato. La fama di Khvicha è cresciuta rapidamente tanto che anche i settantenni lo riconoscevano per strada ancor prima di aver giocato una partita ufficiale.

Napoletani e georgiani

Khvicha ha paragonato spesso i napoletani ai georgiani, notando molte somiglianze. “Il modo in cui amano il calcio e vivono la vita con passione ed energia è molto simile. Ho sempre detto ai miei amici di casa che a Napoli devi mangiare pizza e pasta!” ha affermato.

Sullo stadio Maradona

Il legame con lo stadio Maradona è qualcosa di speciale per Kvaratskhelia. “Non dimenticherò mai la mia prima volta allo stadio. Di solito non esco mai dai camerini prima della partita, ma al Maradona la tentazione era troppa. Ho pensato: devo vedere,” ha dichiarato. Ora, durante il riscaldamento, si unisce ai tifosi nel cantare “Diego, Diego.”

I tifosi napoletani

Infine, Khvicha ha voluto esprimere il suo amore per i tifosi del Napoli. “I tifosi sono incredibili. Dopo la trasferta della Juventus, al nostro ritorno a Napoli, c’era un’intera città in festa. I fuochi d’artificio e i fumogeni tricolore riempivano l’aria. La gente era così felice, e anch’io lo ero,” ha concluso.

Giocare per il Napoli, il club di Maradona, continua a essere un sogno diventato realtà per Khvicha Kvaratskhelia, un giovane attaccante che ha già conquistato il cuore dei tifosi partenopei.

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