L’attesa per Gutierrez: un rinforzo che profuma di Spagna al Napoli
L’estate del Napoli si infiamma con l’ombra di Miguel Gutierrez pronto a sbarcare a Fuorigrotta, ma i ritardi burocratici stanno rovinando la festa ai tifosi partenopei. Come appassionati, sappiamo che questi intoppi sono il pane quotidiano del calciomercato, eppure è frustrante vedere un affare quasi fatto slittare per scartoffie inutili. Dopo anni di colpi azzeccati e qualche bidone, questo spagnolo potrebbe essere la chiave per rinforzare la fascia sinistra, ma non cantiamo vittoria troppo presto.
Ecco cosa twitta Orazio Accomando di Sportmediaset: “Napoli, situazione terzini: Juanlu continua a spingere per vestire l’azzurro. Napoli e giocatore attendono il Siviglia, che al momento non ha accettato i 17 milioni. Per Gutierrez ci sono da risolvere dei dettagli burocratici, che stanno ritardando il completamento dell’operazione. Napoli lavora per chiudere in settimana.” Questa citazione conferma i nostri sospetti: mentre Juanlu scalpita, Gutierrez è lì, in bilico, e fa arrabbiare chi, come noi, ricorda i pasticci del passato con operazioni simili.
Gutierrez, prodotto della cantera del Real Madrid e ora al Girona, porta con sé 99 presenze, 6 gol e assist che hanno fatto male in Liga e Champions – un esterno puro che sa crossare come un veterano. Paragoniamolo ai terzini del Napoli di un tempo, tipo Ghoulam ai suoi bei giorni: ha la falcata e il dribbling per diventare un’arma letale, ma occhio, se non si adatta alla difesa spesso ballerina di Spalletti, rischia di essere un altro-flop come certi acquisti da squadre minori.
Insomma, tifosi, non è solo un acquisto: è un segnale che il Napoli vuole osare, ma con questi ritardi burocratici, sembriamo sempre un passo indietro rispetto a mostri sacri come il Barcellona, che chiude affari in un lampo. Chiediamoci: val la pena aspettare per un esterno completo o è meglio accelerare prima che qualcun altro lo rubi? Forza Napoli, ma basta con queste pantomime da operetta.
Se l’affare si chiude, prepariamoci a un settembre coi fiocchi – o a imprecare contro la burocrazia, come al solito. Avanti azzurri!