Napoli è famosa nel mondo per la sua trimillenaria cultura, le sue tradizioni e la filosofia della sua gente, ma anche per alcuni aspetti negativi. Per molti stranieri, se dici Italia, pensi inevitabilmente alla città partenopea che, nel corso dei decenni, ha influenzato l’intero stivale. Tuttavia, c’è un aspetto demografico che riserva una sorpresa: Napoli, secondo il portale Immobiliare.it, non è la città con il maggior numero di napoletani al mondo. Il primato appartiene a una città dall’altra parte dell’oceano. Il motivo è semplice: numerosissimi napoletani hanno lasciato la propria terra natia per cercar fortuna altrove. La città con più napoletani al mondo è San Paolo, in Brasile, città famosa anche per uno dei calciatori brasiliani più amati dai napoletani, Careca, e per Ayrton Senna, il cui bisnonno, Luigi Sena, era di Scisciano (il comune vuole dedicargli una strada).
Le altre città nella classifica
Secondo una ricerca dell’istituto americano Demographic, San Paolo è seguita da altre città che vantano una significativa popolazione di origine napoletana. Al secondo posto si trova Buenos Aires, la capitale argentina, una città sudamericana che ha visto un’enorme affluenza di immigrati italiani, inclusi molti napoletani. Si narra che anche Diego Armando Maradona – leggendario fuoriclasse argentino e capitano del Napoli – potrebbe avere avi originari della provincia di Napoli, in particolare tra Boscotrecase, Boscoreale e Torre Annunziata, dove il cognome Madonna era molto diffuso (trasformato poi in Maradona).
Al terzo posto si trova Rio de Janeiro, un’altra grande metropoli brasiliana, confermando il Brasile come una delle principali destinazioni della diaspora napoletana. Al quarto posto si colloca Sydney, in Australia, che ha accolto un gran numero di italiani, tra cui molti napoletani, soprattutto nel periodo post-bellico. La città madre, Napoli, si trova sorprendentemente solo al quinto posto, superata da queste città estere che hanno visto una massiccia emigrazione napoletana. Chiudono la classifica New York City, Londra, Toronto, Berlino e Monaco di Baviera.
Influenza culturale e celebrazioni
A New York City, la festa di San Gennaro, il santo patrono di Napoli, è una delle celebrazioni italiane più iconiche negli Stati Uniti, particolarmente amata nella comunità di Little Italy. Le origini della festa risalgono al 1926, quando gli immigrati napoletani, desiderosi di mantenere vive le loro tradizioni, decisero di onorare San Gennaro proprio come facevano nella loro città natale. Inizialmente, la festa era un evento di un solo giorno, organizzato per commemorare il giorno del martirio del santo, il 19 settembre. Nel tempo, è cresciuta fino a diventare un festival che dura undici giorni e attira oltre un milione di visitatori ogni anno.
La festa, che si tiene lungo Mulberry Street, è una grande celebrazione della cultura italiana e della fede cattolica, caratterizzata da processioni religiose, tra cui una particolarmente sentita in cui la statua di San Gennaro viene portata in processione per le strade, accompagnata da preghiere e canti. Le strade si riempiono di bancarelle che offrono specialità culinarie italiane come zeppole, cannoli e salsicce, creando un’atmosfera ricca di sapori e tradizioni.
La forte presenza di napoletani in queste città ha avuto un impatto significativo sulla loro demografia e sulla cultura locale. In città come San Paolo e Buenos Aires, la cucina napoletana, la musica e persino il dialetto hanno lasciato un’impronta indelebile. Ristoranti, pizzerie e festival culturali che celebrano le tradizioni napoletane sono diffusi e rappresentano un punto di riferimento per le comunità italiane all’estero.