Nel cuore della lotta alla criminalità nel calcio, Gabriele Gravina, presidente della Figc, ha preso parte a un’importante audizione presso la Commissione parlamentare Antimafia. L’incontro, che si è concentrato sulle infiltrazioni mafiose nelle curve degli stadi, ha visto Gravina ribadire l’impegno della Federcalcio nel contrastare questo fenomeno, con un intervento che ha spaziato tra norme attuate, come squalifiche e ammende, e l’utilizzo dell’istituto del gradimento.
Focus su responsabilità oggettiva e club virtuosi
Un importante punto trattato è stato quello delle esimenti e delle attenuanti per la responsabilità oggettiva dei club, finalizzate a incoraggiare le società a denunciare legami illeciti. ‘Un focus particolare è stato dedicato alle esimenti e alle attenuanti della responsabilità oggettiva per i club’, ha sottolineato Gravina. Le proposte includono incentivi per i club virtuosi, come la redistribuzione dei proventi delle scommesse legali, e l’incremento degli investimenti in sicurezza tecnologica.
Calcio e criminalità: un binomio da scardinare
Gravina ha dichiarato con fermezza che ‘il calcio è vittima di queste infiltrazioni e non può sostituirsi alle forze dell’ordine o alla magistratura’. Nonostante l’intenso dibattito, guidato dal senatore Pd Walter Verini, non sono stati discussi i casi specifici delle curve di Inter e Milan, ma si è fatto riferimento alla necessità di maggiore trasparenza nei bilanci societari e nella governance dei club.
All’orizzonte, il comitato prevede ulteriori audizioni che coinvolgeranno figure di spicco come il presidente del Coni Giovanni Malagò e il procuratore Antimafia Giovanni Melillo. Coinvolti anche club come Inter, Milan, Atalanta e Juventus, insieme ad Aic, Aia e giornalisti specializzati.