Il Dilemma del Napoli: Tra Equilibrio e Creatività, Come Non Perdere la Coperta
Il calcio del Napoli quest’anno sta navigando in acque turbolente, proprio come Tancredi Palmeri ha descritto nel suo editoriale su Sportitalia. “Partiamo da Conte. Con una premessa fondamentale, che vale per lui, la Juventus e l’Inter. Ovvero le tre che hanno sia obiettivo competere per lo scudetto, sia la campagna di Champions… con la prospettiva di circa 50 partite da giocare in stagione, il posto per giocare si trova per tutti”. Palmeri ha ragione: in una stagione così densa, le rotazioni sono inevitabili, ma per il Napoli, senza un’idea base chiara, finiamo per creare più confusione che certezze.
Come tifosi veri, dobbiamo ammettere che il nostro Napoli sta ripetendo errori del passato, tipo quei periodi sotto Ancelotti dove l’equilibrio difensivo sacrificava la fantasia. Palmeri accenna a “l’idea di base del calcio da fare deve esserci, il canovaccio da dove partire, pena rischiare di creare incertezza nella squadra”, e guardateci ora: Mazzarri sta provando schemi come il 4-4-2, ma con Politano fuori, finiamo per perdere quell’ala di sfondamento che potrebbe fare la differenza nei finali tesi. Ironico, no? Proprio quando il Napoli si sta rifornendo di ali vere, rischiamo di lasciarle in panchina per non scompaginare Anguissa.
Prendiamo Lobotka: “Incredibile ma vero ma a sorpresa quello che potrebbe pagare dazio quando le cose si mettono male è Lobotka, perché con un creativo come De Bruyne un po’ più arretrato a un certo punto la coperta da qualche parte devi tirarla”. Ok, De Bruyne non è dei nostri, ma se pensiamo a come Lobotka potrebbe essere sacrificato per far spazio a un Anguissa che garantisce solidità, è una scelta da criticare duramente. Il Napoli non è la Juventus o l’Inter di Conte, che può permettersi di strozzare l’estro per vincere contropiedi; noi abbiamo bisogno di creatività per non finire invisibili in Europa.
Paragonando al passato, sotto Spalletti avevamo un equilibrio che non escludeva la genialità di Insigne; oggi, con queste rotazioni, sembriamo una squadra che corre per non affogare, non per dominare. Ai tifosi dico: svegliamoci, perché se Politano non gioca le due fasi come l’anno scorso, perdiamo un’arma che gli altri club ci invidiano. Politicamente scorretto? Beh, Mazzarri deve smettere di pensare come un allenatore “sicuro” e rischiare di più, o finiremo a guardare lo scudetto da lontano.
Insomma, il Napoli ha talento, ma senza un canovaccio solido, siamo destinati a discussioni infinite: Lobotka o Anguissa? È ora di trovare il giusto mix, prima che la stagione ci scappi via. Forza Napoli, ma con più coraggio!