Il PSG si è preso la Supercoppa Europea a Udine, battendo il Tottenham ai rigori in una sfida da montagne russe che ha ricordato le rimonte epiche del nostro calcio. Gli Spurs, più rodati nella preparazione, hanno dominato per un’ora buona, chiudendo sul 2-0 con gol di Van de Ven e Romero – quest’ultimo favorito da un pasticcio del portiere Chevalier. Sembrava la solita storia: una squadra inglese arrogante che se la ride.
Ma ecco il twist: il PSG, con Luis Enrique al timone, ha trovato energie dal nulla nel finale, ribaltando tutto con Kang-in Lee e Gonçalo Ramos che ha firmato il clamoroso 2-2 di testa su assist di Dembélé. Quel gol, pura resilienza, mi fa pensare a come il Napoli ha spesso ribaltato partite impossibili, tipo quella contro il Barcellona – solo che noi non sempre portiamo a casa il trofeo. Ironico, no? Tottenham esausto e mentalmente crollato, mentre i parigini si sono trasformati in gladiatori.
I rigori hanno deciso tutto, con il PSG freddo come un veterano: Sequenza rigori: Solanke (T) gol; Vitinha (P) sbagliato; Bentancur (T) gol; Gonçalo Ramos (P) gol; Van de Ven (T) sbagliato; Dembele (P) gol; Tel (T) sbagliato; Kang-in Lee (P) gol; Pedro Porro (T) gol; Nuno Mendes (P) gol. Risultato finale 4-3, e via con i festeggiamenti. Critichiamolo pure: gli Spurs hanno sprecato occasioni da manuale, come quel palo, ma è il PSG che ha dimostrato carattere, non solo fortuna.
Per i tifosi del Napoli, questa vittoria è uno specchio: noi sogniamo trofei così, ma quante volte li lasciamo scappare per errori banali? Magari paragoniamola alla nostra Supercoppa del 2014, vinta con grinta contro la Juve – un monito per non sottovalutare mai la rimonta. E dai, Spurs, svegliatevi: non potete sempre contare sul vostro ritmo inglese contro chi ha fame vera.
Alla fine, chapeau al PSG: un trofeo che sa di riscatto, e per noi partenopei è un invito a spingere di più. Che ne dite, azzurri? Tempo di replicare in grande stile.