Il Napoli ai nastri di partenza: promesse svanite e illusioni estere
Con il campionato che bussa alla porta – Sassuolo-Napoli e Genoa-Lecce tra due settimane – la diagnosi è spietata: “Mancano soltanto due settimane a Sassuolo-Napoli e Genoa-Lecce, le prime della serie, e siamo messi così. Come prima, peggio di prima”. Parole di Ivan Zazzaroni che pesano come macigni, e non a caso, perché riecheggiano le delusioni passate di un Napoli che barcolla tra inerzia e sogni mal riposti.
Questa analisi del direttore del Corriere dello Sport-Stadio fa eco a una stagione di transizione che somiglia fin troppo a un replay stantio, con la società partenopea intrappolata in un eterno “quasi”. “Continuiamo a essere colpevolmente esterofili”, scrive Zazzaroni, e qui c’è da mordere: l’ossessione per i talenti stranieri ha fatto impazzire il mercato, ma quanti Lookman finiscono per sparire nel nulla? Prendete Ademola Lookman: l’Atalanta vorrebbe multarlo, ma non riesce nemmeno a trovarlo, con Percassi a difendere il club mentre il giocatore esige rispetto per promesse non mantenute.
È una farsa che fa il paio con le mosse dell’Inter, sempre un passo avanti: “Nel frattempo l’Inter parla d’altro: non batte ancora piste alternative per non irritare lo stesso Lookman che ci sta mettendo la faccia e anche qualcos’altro”. I nerazzurri giocano a scacchi, mentre il Napoli si accontenta di pedine come Sucic e Luis Henrique, etichettati come “nuovi e forti” per calmare i tifosi – ma ricordiamoci, non è la prima volta che un acquisto esotico si rivela una bolla.
Paragoniamo con il passato: negli anni d’oro di Maradona o Higuain, il Napoli non si limitava a inseguire mode, costruiva sogni concreti. Oggi, con Calha che fa pace con Lautaro e se stesso, l’Inter sembra una famiglia unita, mentre noi ci accontentiamo di cerotti su ferite aperte. Tifosi del Napoli, svegliatevi: se non rompiamo questa dipendenza estera, finirà in un’altra stagione di rimpianti e ironiche scuse.
E allora, discutiamone: è tempo di puntare su talenti nostrani o ci accontentiamo di un’eterna rincorsa? Non siamo neutrali qui – se il club continua così, prepariamoci a un’altra annata da buttare, con un’ironia amara che fa più male di una sconfitta.