La corsia mancina del Napoli si sta riempiendo di talenti, con Miguel Gutierrez che sta per diventare il nuovo rinforzo per l’undici di Antonio Conte. L’accordo con il Girona è stato chiuso a 18 milioni più un milione di bonus, un colpo che fa ben sperare per una difesa spesso ballerina come quella azzurra.
Peccato che Gutierrez, assente nel recente test amichevole proprio contro il Napoli, arriverà a Roma per le visite mediche forse già domani, ma con la caviglia destra ancora ko dopo l’intervento di luglio. Un rientro post-sosta? Tipico di certi acquisti estivi: compri un terzino e lo metti in infermeria, come se fossimo tornati ai tempi di quei difensori pasticciati che ci hanno fatto sudare freddo.
“Soap opera”, così il Corriere dello Sport definisce la trattativa con il Siviglia per Juanlu Sanchez, e non hanno tutti i torti: il Napoli ha offerto 17 milioni, ma i sevillisti vogliono 20 più una fetta sulla rivendita, trasformando tutto in un teatrino infinito che ricorda le lungaggini del passato, tipo quando ci impantanavamo con Higuain o Koulibaly.
Questa melma di negoziazioni fa arrabbiare, eh tifosi? Mentre altre squadre come il Real o il Barça chiudono affari in un lampo, noi ci impantaniamo, rischiando di perdere un giovane promettente per colpa di avidità andalusa – e va bene così, purché Conte non si ritrovi con un buco in difesa a inizio campionato.
Alla fine, questi colpi estivi parlano di un Napoli ambizioso ma disordinato: Gutierrez è una mossa intelligente, ma la “soap opera” di Sanchez rischia di farci rimpiangere i tempi in cui il nostro mercato era più incisivo, non un’eterna telenovela da cui uscirne con le ossa rotte.