Maurizio De Giovanni, scrittore di Napoli e grande appassionato della squadra partenopea, ha condiviso le sue riflessioni sulla sfida imminente tra Napoli e Juventus ai microfoni di Radio Goal, trasmissione in diretta su Kiss Kiss Napoli. Il noto autore non nasconde il suo attaccamento a un’epoca calcistica passata e sottolinea come, per lui, questa partita non sia mai stata come le altre: “Napoli-Juventus? Appartengo ad una generazione risalente e mi mantengo provinciale. Non è una partita come le altre e non lo sarà mai.”
Difesa solida: il punto di forza della Juventus
De Giovanni ha evidenziato l’incredibile solidità difensiva della Juventus, nonostante il momento di difficoltà segnato dai numerosi pareggi. “La Juventus, al di là del momento che attraversa con i tanti pareggi, dimostra una solidità difensiva spaventosa. I pareggi sono frutto di una mancata capacità di realizzare.” Anche con la perdita di Bremer, che ha giocato un ruolo decisivo contro Lukaku nella partita d’andata, i bianconeri continuano a mantenere una difesa impenetrabile.
La strategia di Conte e il cammino del Napoli
Nell’analizzare la competizione per un posto in Champions League, De Giovanni ha parlato della mentalità vincente di Antonio Conte: “Nella testa di Conte una grande squadra deve avere una rosa con 23 titolari, gioca le coppe per vincerle e gioca il campionato per vincerlo.” Ha definito Conte come un uomo focalizzato, la cui unica intenzione è vincere, senza preoccuparsi delle celebrazioni.
Per il Napoli, secondo De Giovanni, la strada verso tale ambizione è ancora lunga: “Il Napoli è lontanissimo da questo obiettivo perchè non gioca le coppe, perchè non ha 23 titolari intercambiabili, perchè il Napoli è all’inizio di un processo.” Ribadisce poi l’importanza di mantenere la calma e non farsi troppo condizionare dall’attuale primo posto in classifica. “Il fatto che siamo primi in classifica a diciassette giornate dalla fine non significa nulla”.
L’autore rimane saldo nelle sue convinzioni, offrendo un’analisi attenta e appassionata di quello che è considerato da molti non solo uno scontro calcistico, ma una vera e propria tradizione del calcio italiano.
