La Strategia di Mercato di Giuntoli alla Juventus: Problemi e Dubbi
Paolo Ziliani, attraverso il suo profilo X, ha sottolineato le attuali dinamiche di mercato della Juventus, concentrandosi in particolare su Federico Chiesa e Cristiano Giuntoli. Ziliani ha criticato la gestione dei giocatori da parte del direttore sportivo bianconero, definendola una "strategia suicida".
L’Era Giuntoli: Un Nuovo Corso per la Juventus
Chiusa la lunga era Allegri, la Juventus si trova ora alle prese con una nuova direzione sotto il timone di Cristiano Giuntoli. Quest’ultimo ha scelto Thiago Motta, noto per il miracolo-Bologna dello scorso campionato, come nuovo allenatore. Tuttavia, la gestione di alcuni giocatori chiave sta sollevando numerose domande. Frederico Chiesa, Djalò e Nicolussi Caviglia sono stati esclusi dalle amichevoli estive, aggiungendosi a una lista già lunga di giocatori definiti "scarti" dal club, tra cui Szczesny, McKennie, Kostic, Rugani, De Sciglio, Milik e Arthur.
Il Paradosso della Disvalorizzazione dei Giocatori
Uno degli aspetti più critici evidenziati da Ziliani riguarda la strategia di mercato di Giuntoli. Molti giocatori, con stipendi e ammortamenti gravosi, non rientrano più nei piani della nuova Juventus e devono essere ceduti. Tuttavia, esporli come "scarti" mette ulteriormente a rischio le possibilità di vendita a prezzi vantaggiosi. L’esempio di Rugani, il cui contratto è stato prolungato pochi mesi fa, ma ora potrebbe finire in prestito all’Ajax con un contributo della Juventus sullo stipendio, è emblematico.
Ziliani sottolinea che liberarsi di contratti onerosi come quelli di Chiesa, Arthur e Szczesny diventa un’impresa titanica quando i giocatori sono pubblicamente svalutati. La strategia di esporre i calciatori come "fondi di magazzino" non sembra infatti incentivare altre squadre a investire su di loro, anzi, potrebbe portare a nuovi problemi economici per la Juventus.
In conclusione, se l’obiettivo di Exor per la Juventus è ridurre drasticamente il monte-ingaggi e sistemare bilanci sempre più paurosi, la scelta di trattare giocatori di valore come Chiesa come "rifiuti" rischia di non essere una strategia vincente. Chiesa, ad esempio, grava ancora a bilancio per oltre 23 milioni di euro per l’ultima stagione. La sua emarginazione potrebbe non solo impedire alla Juventus di ottenere un ritorno economico dalla sua cessione, ma anche costringere il club a trovare un sostituto all’altezza, con ulteriori spese per acquisto e ingaggio.
Questa strategia di mercato solleva quindi dubbi sulla capacità di Giuntoli di affrontare efficacemente le problematiche finanziarie del club, portando a riflessioni profonde sulla direzione futura della Juventus.
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