Raul Albiol, l’ex pilastro difensivo del Napoli, è tornato a parlare con affetto in ‘Radio Goal’ su Radio Kiss Kiss, ricordando i bei tempi e celebrando i recenti trionfi azzurri. “Mi fa molto piacere che il Napoli abbia vinto due Scudetti. Io ringrazio i tifosi del Napoli per tutto l’amore che mi hanno dato. Sono un napoletano in più, sono semplicemente un napoletano che è andato via.” Parole che scaldano il cuore, vero? Albiol non è solo un ex giocatore, è un simbolo di fedeltà, e questo suo saluto riecheggia il legame indissolubile tra lo spogliatoio e la curva, un affetto che noi partenopei pretenderemmo sempre dai nostri eroi.
Ma ammettiamolo, quel rimpianto per lo Scudetto sfiorato con Sarri puzza ancora di rimpianto amaro: “E’ dispiaciuto non vincere lo Scudetto quell’anno con Sarri, ma ci siamo goduti il gioco e abbiamo comunque fatta felice molta gente.” Giusto, quel Napoli era un turbine di calcio totale, ma quante occasioni perse contro squadroni come la Juventus? Era una grande squadra, sì, ma anche un’eterna incompiuta, e come tifosi veri, non possiamo fingere che non bruci ancora.
“Quel Napoli di Sarri era una grande famiglia. Io ho iniziato un percorso bellissimo in quegli anni, poi non abbiamo vinto lo Scudetto e questo resterà.” Ah, la famiglia Sarri: bei ricordi di un gioco fluido e divertente, con talenti come Koulibaly che poi volavano altrove. Eppure, paragonato all’odierno Napoli di Spalletti e ora di Conte, sembra un’era di sogni interrotti – noi che tifiamo gli azzurri sappiamo che il vero successo è portare a casa trofei, non solo spettacolo.
Oggi, con due Scudetti in bacheca, il Napoli ha finalmente spezzato quella maledizione, e “ora siamo felici comunque per i due Scudetti vinti”, come dice Albiol. Ma ironia della sorte, se l’era Sarri ci faceva divertire come matti, quella attuale è più cinica e pratica – un po’ come passare da Maradona a un diesel affidabile. Voi tifosi, dite la vostra: è meglio il romanticismo o i titoli veri?
Insomma, Albiol ci ricorda che il Napoli è una passione eterna, ma non dimentichiamo di spingere per un futuro senza rimpianti, con o senza i nostri “napoletani adottivi”. Forza azzurri!