L’Inter e il dilemma Lookman: priorità o illusione?
L’interesse dell’Inter per Ademola Lookman sta facendo discutere, ma come la Gazzetta dello Sport si chiede: “Nel senso che i nerazzurri hanno avuto un evidente problema dietro a Lautaro e Thuram. Né Taremi e né Arnautovic hanno rappresentato alternative tali da poter consentire ai due titolari di tirare un po’ il fiato. Ora però la situazione è radicalmente cambiata. Perché Bonny ha dimostrato di potersi candidare ad essere un’alternativa credibile e Pio Esposito si è guadagnato stima e spazio.”
Già qui si vede l’ironia della situazione: l’Inter che piange per alternative inesistenti, mentre noi napoletani ricordiamo bene come Osimhen e Raspadori abbiano tenuto botta da soli, senza bisogno di miracoli. Bonny e Esposito potrebbero essere i jolly che Inzaghi cerca, ma spenderne 50 milioni per Lookman suona come un lusso inutile, tipo quando noi del Napoli sprechiamo su un esterno e poi ci manca un centrale.
E poi arriva l’obiezione cruciale: “Però, ed è l’obiezione, con Lookman si può provare anche con il tridente.
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Ecco, questa è la domanda da un milione di euro – o meglio, di 50 milioni – che fa riflettere: l’Inter ha una difesa che sembra un reperto archeologico, con Acerbi e De Vrij più vicini alla pensione che al Mondiale, mentre noi a Napoli ci chiediamo se non sia meglio rinforzare dove fa male, come abbiamo fatto noi col Napoli negli anni d’oro di Koulibaly.
Insomma, cari tifosi del Napoli, se l’Inter insegue Lookman per un tridente da sogno, noi lo prendiamo come un segno che stanno perdendo tempo: meglio un Bremer che tappi buchi veri, o finirà come quelle stagioni interiste da montagne russe. Discutiamone, perché se c’è una lezione da Milan e Juve, è che le priorità non si comprano, si costruiscono.