martedì, Ottobre 1, 2024
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La profezia di Maradona: ‘Correrà per tutti, è fortissimo’. Il Napoli trovò un fenomeno

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In questi giorni è tornato in Campania l’ex centrocampista brasiliano, oggi allenatore. Diego Maradona lo stimava tantissimo. Ricardo Rogerio de Brito, noto come Alemao, è uno dei più iconici colpi di mercato del Napoli durante l’era Ferlaino, arrivato dall’Atlético Madrid nell’estate del 1988 grazie a un’operazione fulminea orchestrata da Luciano Moggi, allora direttore generale degli azzurri. Alemao costò circa 4 miliardi di lire. Secondo il libro “Il Napoli dalla A alla Z” di Matarazzo-Sarnataro:

L’Inizio della Carriera di Alemao

“La scintilla con il tifo azzurro scocca l’11 luglio, quando, insieme a Crippa, viene presentato nella sede di piazza dei Martiri: la folla e l’abbraccio per i due neoacquisti fa dimenticare anche le cessioni eccellenti di Garella, Bagni, Giordano e Ferrario. Nato a Lavras (città tra i monti del Minas Gerais), in Brasile, il 22 novembre 1961, Alemao, per quattro stagioni, diventa il motore del gioco del Napoli: piedi fenomenali, lunga falcata, agili scatti e progressione inarrestabile ne fanno un modello eccezionale di calciatore”.

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Contributi Dentro e Fuori dal Campo

Alemao non brillava solo in campo, ma anche fuori: “A Napoli aiuta molti disagiati, soprattutto della comunità di tossicodipendenti. Il debutto in azzurro avvenne contro l’Atalanta, segnando il primo dei suoi tre gol stagionali il 23 ottobre 1988 nell’8-2 contro il Pescara. Purtroppo, pochi giorni dopo, una grave infezione virale lo tenne lontano dai campi per alcuni mesi. Rientrò in Napoli-Lecce del 26 febbraio 1989, segnando dopo venti minuti dal suo ingresso. La sua rete fu decisiva nella vittoria interna contro il Verona, e fu una delle chiavi del successo nella Coppa Uefa. Nella stagione 1989-90 segnò quattro gol in 35 presenze, diventando uno dei protagonisti nella corsa al secondo scudetto, in particolare con la memorabile rete nel match decisivo contro il Bologna il 22 aprile 1990.”

“Dopo la vittoria dello scudetto, il suo contratto venne rinnovato con un aumento dell’ingaggio a novecento milioni di lire, rimanendo per altre due stagioni. Contribuì alla vittoria della Supercoppa Italiana, diventando un punto di riferimento nel periodo successivo a Maradona. Alemao era un calciatore brasiliano atipico, molto muscolare ma con un cuore grande, qualità che gli fecero guadagnare l’amore eterno dei tifosi azzurri. Tra i suoi cinque sigilli in azzurro, uno dei più memorabili fu quello nel 4-3 contro il Genoa nella stagione 1991-92. Dal 1988 al 1992, Alemao collezionò 133 presenze e 14 reti con il Napoli. Successivamente, venne ceduto all’Atalanta, dove giocò ancora per due stagioni prima di tornare in Brasile per concludere la sua gloriosa carriera.”

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