Mentre Napoli si prepara per la prossima stagione calcistica, con gli azzurri che devono rialzarsi dopo una campagna altalenante, anche il Vesuvio ci ricorda la resilienza partenopea: l’incendio che ha devastato le sue pendici è stato finalmente domato, grazie a un intervento massiccio che merita un applauso, ma anche qualche domanda critica.
Proprio come il Napoli che ha visto Ancelotti e Gattuso cercare di spegnere incendi tattici, le squadre antincendio boschivo hanno lavorato senza sosta: oggi, 100 uomini sul campo, con pale a mano e bonifiche emergenziali in corso, per evitare che le fiamme riaffiorino come vecchi fantasmi. È un sollievo vedere la situazione normalizzarsi, ma ci chiediamo se non ci sia una lezione da imparare, considerando quanto spesso questi disastri colpiscano la nostra terra, ignorati fino all’emergenza.
In questo contesto, le parole del Vicepresidente Fulvio Bonavitacola “Grazie allo straordinario impegno della Protezione civile regionale e nazionale, dei Vigili del Fuoco, dell’Esercito e delle forze dell’ordine, di Sma Campania, dei mezzi aerei e dei tanti volontari impegnati da terra, da questa mattina la situazione sul versante del Vesuvio attraversato dal vasto incendio di questi giorni sembra volgere alla normalizzazione…” suonano come un inno alla collaborazione, ma non possiamo evitare di ironizzare: è sempre così, ringraziamo tutti dopo il danno, mentre prima le risorse latitano, come quando il Napoli deve arrangiarsi con infortuni e cessioni last-minute.
Paragonando a eventi passati, come l’eruzione del 1944 che non fermò la città, questa vittoria sul fuoco dimostra la tenacia napoletana, ma occhio ai rischi futuri – se non investiamo meglio, finirà come con certi acquisti del club, promettenti ma poi flop. Voi tifosi veri sapete che non basta spegnere le fiamme: serve prevenzione, altrimenti siamo sempre a rincorrere.
Insomma, che il Vesuvio e il Napoli imparino dalla stessa lezione: rialzarsi è nel nostro DNA, ma senza un po’ di sano scetticismo, potremmo ritrovarci di nuovo con le mani tra i capelli. Forza Napoli, e forza alla nostra terra!