Il Napoli, maestro del mercato low-cost ma sempre a testa alta
Il calciomercato estivo ha dipinto il Napoli come un gigante economico tra nani, ma la realtà è più sfumata: “Il Napoli fin qui ha speso 13 milioni, molto meno di Inter e Juventus”. Questa frase dall’editoriale di Raimondo De Magistris su Tuttomercatoweb smaschera il mito del grande spender, mostrando come i partenopei navigano con astuzia in un mare di bilanci precari. Bravi a vendere, ok, ma è sempre la solita storia: soldi in cassa e sogni che volano via.
Prendete la strategia di De Laurentiis: “Il suo Napoli – di De Laurentiis, ndr- in una prima fase è riuscito a stabilizzarsi nell’élite del calcio italiano grazie alle cessioni di Lavezzi e Cavani, poi con quella di Higuain. Oggi invece prova a stabilizzarsi nel gotha del calcio europeo grazie ad altre due cessioni: Khvicha Kvaratskhelia e Victor Osimhen. Calciatori che nel giro di sette mesi hanno portato nelle casse dei partenopei circa 150 milioni di euro.” Qui, De Magistris ci ricorda che il Napoli è un esperto di saldi contabili, ma a noi tifosi fa un po’ male il cuore – era questo il prezzo per entrare nell’élite? Altro che romanticismo, è puro business.
Se confrontiamo con le rivali, il saldo del Napoli a -13 milioni è una beffa per Inter (-41) e Juventus (-55), come sottolinea l’editoriale: “E qui sta il punto. Si parla tanto di un Napoli assoluto protagonista di questa finestra di calciomercato, di un Napoli che per distacco è la squadra che ha speso e s’è rinforzata di più. Ma se oggi tra acquisti e cessioni di questa estate si fa un saldo quello dei partenopei recita meno 13 milioni di euro. L’Inter in attesa di Lookman è a meno 41 milioni, ancora peggio la Juventus che tra un riscatto e una conferma è – dati Transfermarkt alla mano – a 55 milioni di euro.” Ironico, no? Mentre gli altri affogano in debiti, il Napoli fa la figura del saggio, ma con quale squadra in campo? Sembra il solito trucco di Aurelio: vendere per sognare, sperando che gli acquisti non siano solo tappabuchi.
Paragonandolo al passato, le cessioni di Cavani e Higuain ci portarono un titolo con Sarri, ma oggi con Osimhen e Kvaratskhelia partiti, rischiamo di rivedere errori: comprare a basso costo per riempire buchi. È sostenibile? Per i veri tifosi del Napoli, è un invito a riflettere – non basta il saldo positivo se poi in campo si arranca contro le big.
Insomma, amici partenopei, alziamo la voce: De Laurentiis è un mago dei conti, ma se non trasformiamo quei 150 milioni in un vero squadrone, questo mercato sarà solo un’illusione azzurra. Forza Napoli, ma stavolta vogliamo più sostanza!