Morata al Como: un affare turbolento che fa discutere il calcio italiano
Ebbene, è ufficiale: Alvaro Morata è il nuovo centravanti del Como, in un trasferimento in prestito che ha coinvolto più squadre e ritardi infiniti. Dopo l’esperienza turca al Galatasaray e il ritorno al Milan, Fabregas può finalmente esultare, ma questa storia sa di telenovela calcistica, con promesse non mantenute e un po’ di dramma extra. Per i tifosi del Napoli, è un reminder che nel nostro campionato, i colpi di mercato non sono mai lineati come vorremmo.
Morata, ex bomber del Milan, ha voluto chiarire i suoi conti in sospeso con il Galatasaray, scrivendo una lettera sui social che non lascia spazio a dubbi. “Fino alla fine gli impegni presi non sono stati onorati, al punto che non mi è rimasto altra scelta che rinunciare a parte dello stipendio e ad altri diritti contrattuali che avevo già guadagnato grazie al mio lavoro (la cifra pubblicata non è esatta). Per me, nella vita e nel lavoro, ci sono principi che non vanno mai infranti, come il rispetto dei diritti di ognuno. Non riconoscere e compensare quanto guadagnato è, per me, inaccettabile e contrario ai valori di correttezza e professionalità in cui credo.” Questa sfuriata è da manuale, amici: fa pensare a quanti club, inclusi alcuni in Italia, giocano sporco con i contratti.
Ma veniamo al punto: Morata al Como suona come un esperimento bizzarro, tipo quando il Napoli prendeva giocatori dal nulla per stupire tutti. Ricordate Higuain? Lui era un cannoniere vero, non un prestito rimbalzato come una palla. Qui, Fabregas rischia di avere un top player in una squadra da metà classifica – ironia della sorte, magari contro di noi farà danni, ma per ora è solo fumo.
Per i veri tifosi del Napoli, questo trasferimento è uno spunto per riflettere: il Como sta provando a scalare la Serie A con mosse ambiziose, ma quante volte abbiamo visto simili affari fallire? Non è che debbano imparare da noi, che con Ancelotti o Sarri sapevamo trasformare prestiti in leggende. Magari, invece di lagne sui social, meglio concentrarsi sul campo – o finirà come al Galatasaray, con più chiacchiere che gol.
Insomma, teniamoci pronti: Morata potrebbe brillare o sparire, ma nel mondo del calcio, dove tutti promettono e pochi mantengono, è solo un altro capitolo da seguire con un occhio critico. Forza Napoli, e che questi teatrini non distraggano dalle nostre vere battaglie!