Il 2023 procede spedito, tra non molto l’umanità varcherà le porte del 2024, eppure continuano a ripetersi gli stessi ridicoli copioni.
“Napoli manca di cultura“. Questa è l’opinione di un individuo, di nome Paolo, nuovo concorrente dell’ultimo Grande Fratello. Questo sarebbe già sufficiente ad essere oggetto di ilarità. Il punto è che quest’individuo è chiaramente un altro “attore” che interpreta uno script scritto e tutti i creduloni finiscono sulla ruota del criceto poiché l’intento è chiaramente suscitare la reazione irritata dei napoletani, soprattutto quelli più “sensibili”, creare discussione sui social media e così via. Insomma, creare interesse intorno al nuovo “fenomeno” di turno da seguire.
“Secondo i miei gusti Napoli non rientra nelle mie cinque città preferite perché ha poca storia culturale, artistica. Per me Roma, poi Firenze. Nel senso che se ci vado in giro, per me, non vedo cose come: Colosseo, Circo Massimo. Ci sono regioni che per me trasmettono più cultura”. La domanda è: nel 2023 un programma simile ottiene ancora ascolti? E soprattutto: può davvero interessare il parere di un qualsiasi individuo che dichiara a caso una delle tante sciocchezze che forse qualcuno gli ha suggerito? L’aspetto più grave di questa “insidia” ridicola è che ancora ci sono molte persone che ci cascano. O fingono di farlo…