La febbre delle qualificazioni all’Europa League: colpi di scena e lezioni per il Napoli
Le qualificazioni per l’Europa League continuano a regalare sorprese, con il Panathinaikos che elimina lo Shakhtar Donetsk ai calci di rigore dopo un noioso 0-0 doppio. Questi greci hanno dimostrato che in Europa, anche i giganti ucraini possono inciampare, ma che lezione è per noi partenopei? Se il Napoli vuole dominare, non può affidarsi solo alla difesa: meglio imparare da chi sa colpire nei momenti chiave.
Braga avanza schiacciando il Cluj con un 2-0 secco (totale 4-1), mentre il Legia Varsavia affonda contro l’AEK Larnaca per 2-1 (totale 3-5). Queste eliminazioni ricordano le nostre notti europee, quando il Napoli ha rimontato l’impossibile, come contro il Barcellona. Ma attenzione, tifosi: se non ci svegliamo presto, potremmo finire come questi polacchi, a rimuginare su occasioni perse.
E che dire dell’Hamrun Spartans, la squadra maltese che ha fatto storia arrivando fin qui, prima di crollare contro il Maccabi Tel Aviv (3-1, totale 5-2)? Mai una società così piccola era arrivata a tanto – chapeau all’allenatore italiano Modica – ma è la solita storia: i grandi mangiano i piccoli, proprio come certe big italiane che calpestano i sogni altrui. Ironico, no? Il Napoli dovrebbe approfittarne, non diventare preda.
Altri risultati come il KuPS che batte l’RFS (1-0, totale 3-1) o il Midtjylland che strapazza il Fredrikstad (2-0, totale 5-1) mostrano come il Nord Europa stia emergendo, mentre noi italiani dobbiamo smetterla di sognare e iniziare a pedalare. Paragonate al nostro passato, queste qualificazioni sono un campanello: nel 2019, il Napoli volava, ora rischia di arrancare. Sveglia, azzurri!
In sintesi, questi match sono un misto di dramma e ispirazione: il Panathinaikos passa ai rigori, ma per il Napoli è un avvertimento. Ai veri tifosi dico: non basta tifare, serve fame. Se non ci carichiamo, finiamo a guardare gli altri da casa, e questo sì che sarebbe un sacrilegio. Forza Napoli, non deludiamoci!