La sfida tra Napoli e Fiorentina si è conclusa con una netta vittoria per la squadra partenopea, che ha sconfitto gli avversari con un perentorio 3-0 grazie alle reti di David Neres, Lukaku e McTominay. Un match che ha visto il Napoli dominare sul piano tattico e fisico, confermando la squadra di Conte come protagonista assoluta della stagione.
Un Franchi ostile
La trasferta a Firenze non è stata solo una questione di calcio giocato. I tifosi e i cronisti napoletani hanno dovuto affrontare un’accoglienza poco cordiale, venendo allontanati da personaggi privi dell’autorità necessaria per farlo. “Zero all’astio, palpabile, fastidioso da addentare”, si legge, facendo emergere l’antipatia che certe piazze sembrano riservare agli azzurri.
Spinazzola e l’arte di adattarsi
Leonardo Spinazzola, impiegato come esterno alto, ha mostrato un’ottima performance, simile a quella di un “uomo di sistema”. Ha saputo mettere in difficoltà l’avversario Dodò, sfiorando anche il gol. Nonostante il desiderio di cambiare aria, Spinazzola potrebbe trovare spazio nel Napoli, specie con l’imminente ritorno in Champions League. “E allora resta, resta cu’ mme…”, sembrano suggerire le sue azioni in campo.
Il capolavoro di Anguissa
Il centrocampista Anguissa si è rivelato il vero capolavoro di Antonio Conte. Dopo una stagione difficile, il giocatore camerunese è tornato a imporsi con forza, incarnando la rinascita voluta dal tecnico. “Musica, Musica”, per Conte che aveva chiaramente detto di non volerlo cedere in estate.
Una difesa granitica
La difesa napoletana ha offerto una prestazione di altissimo livello, con Juan Jesus e Rrahmani sugli scudi. Juan Jesus ha dimostrato che, inserito in un sistema funzionante, può essere un baluardo affidabile. Rrahmani, nonostante sia spesso stato considerato “l’altro”, ha dato prova di essere un difensore di prim’ordine. “Tengo ‘a cazzimma e faccio tutto quello che mi va”, può essere il motto che meglio descrive il suo approccio alla partita.
Magia e commozione
David Neres ha regalato una prestazione artistica, paragonabile a un’opera d’arte, mentre la partita è stata segnata anche da un momento di commozione nel ricordo del giovane Daniele, “Angelo oltre la vita che sorvola la morte con ali azzurre”. Questo toccante tributo ha avvicinato ancora di più i tifosi ai giocatori, in un ricordo che non sarà dimenticato facilmente.
Un Napoli in pieno controllo del suo destino, con prestazioni che continuano a sorprendere e una mentalità che incute rispetto. “Tutta n’ata storia” per una squadra che sogna in grande guardando a un futuro sempre più brillante.