Napoli travolge il Girona: un segnale di rinascita partenopea
Il Napoli di Antonio Conte ha dato spettacolo nell’amichevole contro il Girona, vincendo con un gioco scintillante che ha ricordato i tempi d’oro di Sarri, ma con una solidità tipica dell’era Conte. Dopo un primo tempo a ritmi forsennati, con tre gol che hanno fatto impazzire i tifosi, gli azzurri hanno però allentato la presa, permettendo agli spagnoli di rientrare. GOL GOL GOL! NAPOLI IN VANTAGGIO! – urlava la cronaca al 5′, con Di Lorenzo che di testa batteva Gazzaniga su angolo di De Bruyne; un’azione che simboleggia il mix di leadership e qualità che il capitano porta, ma anche un monito: senza concentrazione, anche un’amichevole può bruciare.
Nel primo tempo, il Napoli ha dominato come un rullo compressore, con De Bruyne assoluto protagonista: prima l’assist per Di Lorenzo, poi la doppietta personale, inclusa quella strepitosa al 23′. RADDOPPIA IL NAPOLI! ECCO LA PRIMA RETE AZZURRA DI KEVIN DE BRUYNE! – questa sequenza, con Lobotka e Lukaku in combo perfetta, non è solo un gol, è un segnale che il belga può essere l’arma in più contro squadrette come il Sassuolo. Eppure, paragonandolo al passato, questo Napoli ricorda troppo le pause letali di Ancelotti: dominare per 30 minuti e poi spegnersi è un lusso che non ci possiamo permettere in campionato.
Criticamente, il calo difensivo è stato imbarazzante: Stuani ha accorciato due volte, sfruttando errori da dilettanti, come quel 3-2 al 42′ su cross di Tsygankov. Ma andiamo, Rrahmani e Juan Jesus, svegliatevi! Se il Girona, una squadra da metà classifica spagnola, ci punge così, figuriamoci contro mostri come il Milan. È ironico pensare che Conte, con il suo 4-3-3 trasformato in 3-4-2-1 a partita in corso, stia già sperimentando, ma i cambi come Gilmour e McTominay non hanno risolto un accidente nel secondo tempo.
Discutendo con i tifosi veri, questo match è un passo avanti dal ko contro il Brest, dove le gambe non giravano: ora si vede un’intensità che mancava da anni, con Anguissa e Politano a fare la differenza. Ma non illudiamoci, politicamente scorretto o no, se non sistemiamo la difesa, finiamo come l’Inter di Conte nel 2021 – grandi a inizio stagione, poi flop. Il Napoli deve capitalizzare questo slancio per l’Olympiacos.
Insomma, una vittoria che scalda i cuori, ma con lezioni da imparare: avanti così, azzurri, ma con meno sieste in campo.