Raspadori saluta Napoli: un jolly che non ha trovato il suo posto nel nuovo progetto Conte
Il Napoli di Antonio Conte sta già ridisegnando la squadra, e l’addio di Giacomo Raspadori all’Atletico Madrid è l’ennesima mossa che fa discutere i tifosi. Questo “ibrido offensivo”, come lo definiscono gli esperti, non si è mai adattato pienamente alle esigenze tattiche del nuovo Napoli, dove Conte vuole certezze, non esperimenti.
In ritiro, Raspadori è stato spostato a mezzala, un ruolo che somiglia più a un ripiego che a una scelta strategica. Eppure, per un giocatore che dovrebbe brillare in attacco, finire tra i centrocampisti è come mandare Maradona in difesa: una forzatura che non convince.
La Gazzetta dello Sport riassume così la rapidità dell’operazione: “La trattativa è stata fin troppo rapida: Atletico e Napoli hanno raggiunto un accordo sulla base di 22 milioni più bonus, per un affare complessivo da circa 26 milioni di euro. Ieri sera è partito lo scambio dei documenti, oggi Jack partirà. Il tempo dirà se sia stata una scelta saggia per il Napoli”.
Questa citazione fa riflettere: 26 milioni per un talento come Raspadori sembrano un affare, ma i tifosi del Napoli si chiedono se stiamo vendendo un potenziale jolly per inseguire sogni più “Conte-style”, come accaduto con altri club che hanno sacrificato versatilità per rigidità tattica. Ricordate Insigne? Un’altra partenza che ha lasciato vuoti, e qui rischiamo di ripetere gli errori.
Insomma, azzurri, questa mossa potrebbe rinforzare le casse, ma se Conte non trova un sostituto all’altezza, potremmo pentircene in campionato. Dite la vostra: è una scelta saggia o un altro colpo al cuore della nostra fantasia offensiva?