Beukema fa sognare il Napoli: dal ritiro emerge un gruppo affamato e unito
Sam Beukema, il nuovo difensore olandese arrivato in estate, ha parlato dopo la vittoria contro il Sorrento, confermando ciò che i tifosi del Napoli sperano di vedere: una squadra in crescendo. Nelle chiacchierate del format “Voci dal Ritiro” di CRC, Beukema trasuda ottimismo, e non possiamo non apprezzare questo segnale di maturità in un gruppo che, dopo lo scudetto, rischia di adagiarsi. Ma andiamo oltre le solite lodi: è il momento di analizzare se questo entusiasmo si tradurrà in campo.
“Siamo felici di aver vinto sia oggi che ieri: si vede che stiamo entrando sempre più in forma. Abbiamo lavorato tantissimo e duramente in questi ritiri, ma è giusto che sia così: speriamo che questo farà la differenza nel corso della stagione, perché abbiamo tante partite quest’anno.” Parole che suonano come musica per noi partenopei, stufi di estati pigre. Rispetto alle stagioni passate, quando il Napoli arrancava nei primi mesi, qui c’è un impegno che ricorda il ciclo di Sarri: sudore per costruire basi solide. Criticamente, però, speriamo non finisca come con Ancelotti, dove i ritiri intensi non bastavano contro le big.
Sul tema della pressione alta, Beukema non si tira indietro: “Lavoro sulla pressione? Noi pressiamo alto, prendiamo la palla più alta possibile: richiede più fatica, ma per me ci sta. Se prendi più alto la palla, hai la probabilità più alta di fare gol.” Ironico, eh? Finalmente un difensore che capisce che non basta difendere, ma aggredire – un approccio che manca da quando Koulibaly se n’è andato. Confrontandolo con l’Inter o il Milan, che spesso giocano più attendisti, questo stile potrebbe essere la chiave per dominare, ma occhio: se stancherà i nostri eroi, potremmo rivedere figuracce come quelle dello scorso anno.
E poi, l’aspetto umano: “Rrahmani? Mi sono allenato spesso in coppia con lui, gli chiedo tanti consigli sui dettagli. Parlo tanto anche con Luca (Marianucci ndr), Juan e Buongiorno, mi trovo bene. Qui a Napoli ho trovato davvero un bel gruppo, molto unito. Nonostante siano campioni d’Italia, sono umili: mi trovo davvero bene da quando sono arrivato.” Bello sentire questo, tifosi: un gruppo unito non è scontato in una rosa piena di stelle. Ricorda i tempi di Higuain e Hamsik, quando l’umiltà era la nostra arma segreta. Ma non illudiamoci troppo – se non si traduce in risultati, tutto questo chiacchiericcio da ritiro rischia di essere fumo negli occhi.
Insomma, Beukema ci sta dando motivi per sognare, ma come veri appassionati, discutiamone: è l’ora di trasformare parole in trofei, o resterà solo aria fritta? Avanti Napoli, fateci urlare di gioia quest’anno.