Sessantaquattro gol in ventiquattro partite rappresentano un’idea che sublima il calcio
Napoli atomico, lo studiano anche gli Usa. Così titola l’edizione odierna del Corriere dello Sport, commentando la grande attenzione che sta suscitando la squadra di Spalletti anche oltre oceano: “L America è lontana, dall’altra parte della luna, ma le voci corrono, le immagini irrompono sui social, il calcio si fa largo con manite possenti e tra il football e il basket, il Napoli finisce per intrufolarsi con quella sua faccia da scugnizzo e l’espressione amabilmente canaglia: «L’attacco più devastante del calcio europeo» entra di diritto sul New York Times, rompe (quasi) un fronte, certo diventa una rarità, come un francobollo da collezione o un evento da celebrare senza se e senza ma, evitando di girarci intorno, adagiando Osimhen e Kvara tra i personaggi di questo macrocosmo che si prendono la scena.
Sessantaquattro gol in ventiquattro partite rappresentano un’idea che sublima il calcio, l’eleva a spettacolo, quasi ad illusionismo, trasformano la normalità in capolavoro dell’arte moderna, un po’ rock e un po’ pop, e dilagano pure sul New York Times, perché le notizie vanno “ ascoltate ” soprattutto se fanno rumore: il 5-1 sulla Juve ha la funzione del detonatore, lascia il segno, diviene un’eco, sa di impresa a cui offrire una vetrina.