Il bomber argentino dell’Inter, Lautaro Martinez, ha patteggiato una multa di 5 mila euro per le sue espressioni blasfeme durante la partita contro la Juve. #Lautaro #Inter #Juventus #SerieA #Multa #Blasfemia
Ebbene sì, cari tifosi del Napoli, il nostro nemico Lautaro Martinez ha dovuto mettere mano al portafoglio. Durante la sfida contro i gobbi della Juventus, il 16 febbraio scorso, l’argentino non è riuscito a tenere a freno la lingua. “A seguito dell’accordo di patteggiamento raggiunto dalle parti (ex art. 126 CGS), il giocatore dell’Inter Lautaro Javier Martinez è stato sanzionato con un’ammenda di 5.000 euro”. Insomma, un bel salasso per il Toro, che ha dovuto sborsare una cifra non indifferente per le sue parole poco beneducate.
Ma non finisce qui. La FIGC ha aperto un procedimento contro Martinez per aver violato l’art. 4, comma 1, e l’art.37 del Codice di Giustizia Sportiva. “per avere, al termine dell’incontro Juventus-Inter disputato lo scorso 16 febbraio e valevole per la 25ª giornata del Campionato di Serie A, pronunciato per due volte un’espressione blasfema come risulta evidente dalle immagini televisive, di piena garanzia tecnica e documentale”. Insomma, il nostro amico argentino non ha saputo trattenersi e lo ha fatto proprio davanti alle telecamere, senza possibilità di appello.
Sintesi-commento sulle frasi tra le virgolette in grassetto:
La prima frase tra le virgolette in grassetto conferma ufficialmente la sanzione economica imposta a Martinez, dimostrando che neanche i giocatori di alto livello possono permettersi di superare i limiti imposti dal regolamento senza conseguenze. La seconda frase, invece, evidenzia la gravità dell’atto compiuto dal giocatore, che ha ripetuto la sua espressione blasfema non una, ma ben due volte, rendendo l’episodio ancora più eclatante e inaccettabile sotto gli occhi vigili delle telecamere.
E così, mentre noi tifosi del Napoli ci godiamo questa piccola vittoria morale, il povero Lautaro si lecca le ferite economiche. Che sia di lezione a tutti: il campo è sacro, e certe parole non dovrebbero mai varcare i confini del rispetto.