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Quando i direttori sportivi perdono la bussola e si scatenano contro i tesserati biancocelesti… #Calcio #Lazio #DS #Tensioni

La Lazio e i suoi tesserati sono finiti di nuovo nel mirino dei direttori sportivi avversari, ma stavolta la risposta non si è fatta attendere. Il direttore sportivo del club biancoceleste non ha usato mezzi termini, sferrando un attacco diretto ai colleghi che evidentemente hanno perso il rispetto e le buone maniere.

Sul banco degli imputati sono finiti quei dirigenti che "hanno scelto di comportarsi in un modo non proprio rispettoso nei confronti dei tesserati del club biancoceleste", una frasetta caricata a pallettoni che non lascia spazio a interpretazioni. Un chiaro segnale che a volte nel calcio i giochi sporchi si fanno in ufficio, non solo in campo.

Si tratta di un richiamo importante, perché "il rispetto tra professionisti dovrebbe essere un principio basilare e non un optional da sfoderare solo quando fa comodo".

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Evidentemente, qualcuno si è dimenticato di questa regola d’oro nello scontro tra club, mettendo in crisi rapporti che dovrebbero invece essere gestiti con diplomazia e un minimo di educazione.

Nel calcio moderno, dove contratti, trattative e mercato sono supremi, certe dinamiche rischiano di trasformarsi in vere e proprie battaglie senza esclusione di colpi umiliando la professionalità e la correttezza che dovrebbero invece guidare ogni comportamento. Il diesse della Lazio non ha dubbi: "Non si può accettare che certi atteggiamenti diventano la norma, anzi vanno stigmatizzati senza mezzi termini".

Il messaggio è chiaro: la Lazio non starà a guardare mentre altri si permettono di calpestare dignità e rispetto. La palla passa adesso agli altri direttori sportivi, chiamati a riflettere sulle proprie azioni e, magari, a rivedere certi comportamenti in nome di un calcio più pulito e corretto.

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9 Ottobre 2025 - 21:53 — Ultima alle 21:53
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