Piazza del Plebiscito in festa: il Napoli accende l’entusiasmo per la nuova stagione, ma attenzione, tifosi, non è tempo di illusioni facili. Con la presentazione della squadra 2025-2026, Antonio Conte e Lele Oriali hanno scaldato l’aria, rievocando lo scudetto appena conquistato e promettendo sudore per il futuro. È un rituale azzurro che unisce sogni e realtà, ma dopo un anno da leggenda, ora serve concretezza – e forse un po’ di sana ironia verso chi ci sottovaluta.
Lele Oriali, da fresco arrivato, ha esordito con parole che sanno di famiglia: “Vi ringrazio per l’accoglienza, sono molto contento. Veniamo da un’annata straordinaria dove abbiamo meritato di vincere e ha vinto una squadra vera. Quando dico una squadra vera intendo anche voi, non solo giocatori e staff”. Giusto, Lele, perché senza i nostri tifosi – quelli che urlano anche nei blackout – il Napoli è solo una squadra fra tante. Ma è dura non notare come quest’anno, con più impegni europei, la pressione sarà feroce: ricordate il Milan del 2007, che vinse tutto e poi inciampò? Qui, la “pagina bianca” che Oriali menziona rischia di essere macchiata da infortuni o errori, se non si rinforza dove fa male.
Poi è toccato al mister, Antonio Conte, che ha preso il microfono tra un’ovazione e un coro: “Non finiremo mai di ringraziarvi per la vostra passione ed il vostro entusiasmo, quello che ci trasmettete lo portiamo in campo. Sappiamo di dover dimostrare di meritare di giocare per il Napoli e lo facciamo sempre per voi”. Bella frase, eh? Ma andiamo al sodo: Conte ha ragione, dobbiamo ripagare i sacrifici, ma quanti di noi ricordano come Spalletti ci portò allo scudetto per poi vederlo scappare? Se non si muove il mercato, con un centrocampo che pare una barzelletta, finiamo come la Juventus nei suoi anni bui – pieni di parole e vuoti di gol. Meno chiacchiere, più fatti, come dice lui.
E i tifosi non si sono fatti pregare: quando è partito il coro “Siamo noi, siamo noi, i Campioni dell’Italia siamo noi!”, l’atmosfera è esplosa, ricordandoci perché il Napoli è unico. Ironia della sorte, mentre Roma e Milan ridono delle nostre “incertezze”, noi rispondiamo con passione pura – anche se, diciamocelo, senza rinforzi veri, potremmo celebrare più ricordi che trofei. È la nostra essenza, azzurri: lottare contro tutti, anche contro noi stessi.
Ora, guardiamo avanti: la stagione è bianca, come Oriali ha detto, “sta a noi decidere cosa scrivere”. Parliamone, tifosi veri: se Conte mantiene le promesse, potremmo scrivere un capitolo epico, ma se no, meglio prepararsi a critiche spietate. Forza Napoli, ma con gli occhi aperti – non è il momento di dormire sugli allori.