venerdì, Aprile 26, 2024

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“Le regole della Juve diverse da quelle degli altri club, vi spiego”

A Radio Napoli Centrale, nel corso di ‘Un Calcio alla Radio’, è intervenuto Alessandro Giudice, analista economico Corriere dello Sport: “Tutte le aziende devono preparare bilanci e ci sono varie tecniche nazionali e internazionali per farlo. Ci possono essere difformità tra quelli nazionali e internazionali. La Juventus, essendo quotata, è obbligata ad utilizzare i principi contabili internazionali che sono un po’ più restrittivi. Ad esempio, il cartellino di un calciatore non può essere scambiato con un altro cartellino senza denaro attribuendo un valore arbitrario. Non c’è alcun dubbio, dunque, che la Juventus abbia violato questa norma. Altri club potrebbero fare questo tipo di scambio: è qui la difformità. Ha ragione chi dice che c’è una regola per la Juventus e una per gli altri, ma non gliel’ha prescritto il medico di quotarsi e quindi essere soggetta a vantaggi e obblighi. Questo è il presupposto che ha mosso i rilievi della Consob. Rischi della Juventus in fatto di giustizia ordinaria? In teoria potrebbero esserci azioni di responsabilità nei confronti dei dirigenti, azionisti che potrebbero muoversi e fare causa, ma sono ipotesi.

Intercettazioni? Quelle emerse non sono di pari livello. L’intercettazione in cui ammettono di non aver fatto niente dimostra, al massimo, che chi l’ha commentata riteneva che quelle fatte fossero operazioni lecite. Il fatto che lo pensasse non significa che lo fossero, in effetti. Durante il primo processo, la Procura ha costruito l’inchiesta su una serie di ragionamenti, qualcosa che non poteva reggere e si è scontrata sull’evidenza che la Corte Federale ha ribadito a più riprese. Ciò che è emerso, in realtà, è che la Juventus ha alterato il bilancio perché consapevolmente non ha rispettato i principi contabili. Quel comunicato della Juventus è stato un autogol pazzesco. Anche la Roma che è una società quotata ed ha i bilanci secondo i principi contabili internazionali ha compiuto l’operazione Spinazzola-Pellegrini, proprio con la Juventus, nel 2019. Anche questa sarebbe tecnicamente attaccabile, ma quella fu un’operazione occasionale, perché la Roma fece, quell’anno, 130 milioni di plusvalenze vere”.

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