Corvino del Lecce sul mercato e la qualità: “Dorgu era a un passo dal Napoli, ma i soldi del Man Utd hanno parlato!” #Lecce #Calcio #SerieA #Trasferimenti
Pantaleo Corvino, il boss dell’area tecnica del Lecce, ha fatto alcune dichiarazioni piccanti durante un’intervista radiofonica, toccando temi caldi come i trasferimenti e il valore reale dei giocatori. Senza peli sulla lingua, ha ribadito che nel calcio moderno conta più il denaro che le simpatie, e che la qualità non ha passaporto. Ecco cosa ha detto in modo diretto e senza giri di parole.
“Dorgu è stato vicino al Napoli, prima del Manchester United abbiamo avuto vari abboccamenti con qualche club poi i Red Devils ci hanno messo davanti alla scelta migliore con un’offerta importante. Anche l’entourage ci ha spinto verso questa squadra di alto profilo, ma soprattutto l’offerta era tale che il Lecce non potesse rifiutarla. Krstovic è un attaccante con la A maiuscola. C’ho paura perché gli ex mi hanno sempre fatto gol contro ed adesso affronteremo l’Atalanta, speriamo che la regola degli ex stavolta non funzioni.”
Passando al dibattito su italiani e stranieri, Corvino non ha esitato a smontare chi predica il nazionalismo nel calcio, sottolineando che la bravura viene prima di tutto. È un colpo al politically correct, ma lui va dritto al punto: se un giocatore è forte, gioca, altrimenti resta in panchina. E con esempi come Camarda, fa capire che non è questione di bandiera.
“Chi parla di dare spazio agli italiani non tiene conto del fatto che gioca sempre la qualità. Non ci sono italiani bravi che non giocano, e Camarda lo dimostra. Se poi dobbiamo fare campionati dove giocano italiani a prescindere dalla loro qualità allora questo è un altro discorso. Noi abbiamo puntato su Camarda indipendentemente dal fatto che sia italiano o straniero, pensiamo semplicemente che avevamo bisogno di un calciatore di qualità e lui lo è. Fiorentina-Napoli non la perderò, poi sono due allenatori che conosco. Con Conte siamo molto amici ormai da tanto tempo, anche con Pioli ho un bel rapporto. Sarà anche la loro partita, sono due grandi allenatori che hanno vinto scudetti. Speriamo sia una bella partita e che vinca il calcio”.
In chiusura, Corvino guarda avanti alla sfida Fiorentina-Napoli con ottimismo, lodando gli allenatori coinvolti e augurandosi un match all’insegna del fair play. È un richiamo al vero spirito del gioco, dove le amicizie contano, ma alla fine vince chi ha più grinta sul campo.