Antonio Conte ha sempre fatto delle sue scelte di formazione un punto fermo per il successo delle sue squadre. “Gioca solo chi lo merita e sta bene”, afferma una fonte vicina all’allenatore. Questa filosofia ha caratterizzato il suo approccio al calcio, evitando di affidarsi a una rosa ristretta di titolari fissi, conosciuti come “titolarissimi”. Invece, Conte preferisce valutare attentamente la forma fisica e il merito di ciascun giocatore prima di prendere decisioni sulla formazione.
Nessun Titolarissimo Fisso
La strategia di Conte si distingue notevolmente da quella di altri allenatori che spesso si basano su un nucleo fisso di giocatori. Questa flessibilità consente una rotazione efficace dei giocatori e la possibilità di adattarsi meglio alle diverse competizioni e alle esigenze specifiche di ogni partita. “Il calcio moderno richiede dinamismo e la capacità di adattarsi rapidamente alle situazioni,” ribadisce una fonte interna.
Il Merito al Centro della Scena
Il concetto di “merito” per Conte va oltre il semplice allenamento sul campo. Include un approccio consapevole alla preparazione fisica e mentale. Ogni giocatore viene valutato singolarmente e la decisione di farlo scendere in campo si basa su criteri oggettivi legati alla performance. “La meritocrazia è fondamentale per mantenere alta la competitività all’interno del gruppo.”
Gestione Oculata della Rosa
Questa filosofia di gestione della squadra ha avuto un impatto visibile sul rendimento dei suoi team. La rotazione dei giocatori non solo aiuta a prevenire infortuni legati alla fatica ma consente anche di mantenere un alto livello di motivazione tra i membri del gruppo. “Ogni volta che scendiamo in campo, siamo pronti e motivati perché sappiamo che la nostra possibilità di giocare dipende da noi”, ha riferito un giocatore sotto le direttive di Conte.