In un’analisi tagliente che ha suscitato l’attenzione del mondo sportivo, Ivan Zazzaroni, direttore del Corriere dello Sport, ha commentato la separazione tra Khvicha Kvaratskhelia e il Napoli. Nel suo editoriale del giorno, Zazzaroni ha affrontato i vari aspetti di questo divorzio calcistico.
Una stagione di alti e bassi
Il Napoli ha mantenuto la vetta della classifica, ma, come sottolinea Zazzaroni, “Kvara non s’è più riproposto come nell’anno dello scudetto”. La stagione del georgiano è stata segnata dall’esplosione di Neres, che ha oscurato le prestazioni del compagno di squadra. Con un valore di mercato che si aggira intorno ai 75 milioni, l’atteggiamento di Kvaratskhelia è stato giudicato negativamente dai vertici del club, portando Antonio a sancire l’addio del giocatore, attribuendo a lui numerose responsabilità.
Il dibattito sul ‘tradimento’
La decisione di Kvaratskhelia di lasciare il Napoli ha acceso discussioni sui temi del ‘tradimento’ e dell’ingratitudine. Zazzaroni non ha fatto sconti: “Tradimento?, ingratitudine? Tutte cazzate”. Ha inoltre evidenziato che, nel mondo del lavoro e del calcio, “ognuno […] è libero di scegliere il proprio percorso secondo coscienza e portafoglio”, avvisando però delle potenziali conseguenze di tali scelte.
Questa riflessione sul mercato e sulle dinamiche interne ai team di Serie A illumina il complicato intreccio tra professionalità e appartenenza, frutto di tensioni che spesso scuotono le fondamenta del calcio moderno.