Giovanni Simeone saluta Napoli e si tuffa nel derby con il Torino, un trasferimento che fa discutere tra nostalgia e ironia. Il giornalista Carlo Alvino, voce iconica per i tifosi azzurri, ha espresso un addio commovente sui social, ricordando un eroe in maglia Partenopea. Ma è davvero l’ultima pagina di una storia d’amore, o solo un capitolo di mercato?
“Ciao Cholito. Napoletano! Con il tuo senso di appartenenza, la tua passione e quel cuore grande che hai messo in ogni partita, hai scritto pagine indimenticabili nella storia del Napoli.” Queste parole di Alvino risuonano come un inno, ma facciamoci una domanda: quel “senso di appartenenza” durerà ora che Cholito indossa il granata? Per noi napoletani, è un colpo al cuore vedere un lottatore come lui passare ai rivali, ricordandoci i tempi di Higuain – un tradimento che ancora brucia.
L’accordo, svelato da Fabrizio Romano con il suo classico “Here we go”, conferma un affare da “8 milioni di euro, inclusi i bonus”, con Simeone già in viaggio per Torino e colloqui diretti con l’allenatore Baroni. Beh, che ironia: da simbolo di lotta azzurra a rinforzo per una squadra che spesso ci fa sudare le proverbiali sette camicie. Forse è l’ora di chiedersi se il Napoli stia vendendo troppo cuore per pochi spicci.
Riflettendo sul passato, Simeone non è stato un campione da record come Maradona, ma la sua grinta ci ha regalato momenti epici in partite sporche e decisive. Ora, con questa mossa, De Laurentiis rischia di aprire un dibattito: è un addio strategico o un’opportunità persa? Tifosi, preparatevi: se segna contro di noi, sarà puro veleno.
Insomma, Cholito porta via un pezzo di Napoli, ma noi azzurri non ci fermiamo. Che vinca o perda al Torino, resterà un ex che fa male – e se non porta fortuna ai granata, tanto meglio per noi! Avanti Napoli, il cuore batte sempre forte.