Napoli in rampa di lancio: l’allenamento a Castel di Sangro mescola magie e assenze, ma occhio ai segnali
Gli azzurri tornano in campo per l’ottava giornata di ritiri, e il pubblico di Distinti e Curva Sud è già in delirio, come se fossimo alla finale di Coppa. Amici di Tuttonapoli, buongiorno e benvenuti alla diretta testuale della seduta pomeridiana allo Stadio Teofilo Patini, dove Antonio Conte sta forgiando una squadra che promette scintille – o almeno, così sembra dai primi guizzi. Ma tra assenze clamorose e colpi di tacco, non tutto è rose e fiori.
De Bruyne show! Il belga ha incantato tutti con un filtrante da urlo per Neres, piazzato sul secondo palo tra ovazioni del pubblico. Non è solo un esercizio: è un segnale che De Bruyne potrebbe essere il game-changer che mancava al Napoli da quando Hamsik dominava il centrocampo. Pensateci, tifosi: con lui, le nostre ripartenze potrebbero umiliare difese come quelle della Juve, non più solo un sogno ma realtà.
Le assenze pesano come un rigore sbagliato: Simeone non c’è, e dopo aver salutato i tifosi stamattina, l’argentino è ormai diretto al Torino. Bene, addio Cholito, non che ci mancherà granché – era un ripiego, non un fuoriclasse. Ma Mazzocchi e company out? Inizia a puzzare di sottovalutazione: se Conte non gestisce bene queste lacune, finiamo come l’Inter di qualche anno fa, pieni di talenti ma con buchi che costano punti.
La sessione tattica, con fucsia contro blu e attacco contro difesa, ha visto Di Lorenzo e Lukaku brillare, mentre i blasonati come Raspadori arrancano. È un buon segno per Conte, che sta plasmando un mix di veterani e novità, ma ricordiamoci del Napoli di Sarri: troppa tattica senza fame, e finiamo a chiacchierare di cosa poteva essere. Voi tifosi lo sapete, non è solo calcio, è passione pura.
Insomma, occhio aperto: se De Bruyne resta, questo Napoli vola; se le partenze continuano, il Torino si arricchisce a nostre spese. Discutiamone, azzurri: siamo pronti a dominare o finiamo nel solito teatrino?