martedì, Novembre 11, 2025

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L’impatto indimenticabile di Simeone Un eroe sottovalutato che ha cementificato i trionfi del Napoli

Addio Cholito: Tra sacrifici e rimpianti, il Napoli guarda avanti

Giovanni Simeone chiude la sua avventura al Napoli dopo tre stagioni intense, con due scudetti alzati sotto Spalletti e Conte: un ciclo vincente che lo vede partire per il Torino in prestito con obbligo di riscatto. Il club di De Laurentiis non lesina elogi, ma voi tifosi veri sapete bene che il suo contributo è stato più di abnegazione che di fuochi d’artificio, un po’ come un gregario affidabile in una squadra di stelle.

“La SSC Napoli ufficializza la cessione di Giovanni Simeone al Torino F.C. con la formula del prestito con obbligo di riscatto al verificarsi di determinate condizioni. Simeone ha collezionato 103 presenze con il Napoli tra tutte le competizioni, realizzando 14 gol, di cui 5 in Champions, e 4 assist.”
Queste cifre ufficiali suonano come un bilancio onesto, ma facciamoci una domanda: 14 gol in tre anni per un attaccante? È stato encomiabile il suo spirito, come dice il comunicato, ma paragonato ai bomber del passato come Higuain, che ne segnava a raffica, sembra un passo indietro – una scelta pratica, non un colpo da maestro.

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E poi c’è quel dettaglio familiare: “Il 26 ottobre 2022, in Napoli-Rangers, Simeone diventa il secondo calciatore argentino a segnare 4 gol nei primi 4 match di Champions League. Il primo era stato il padre.”
Ironico, no? Il Cholito ha seguito le orme di papà Diego, ma in un Napoli affamato di trofei, questo exploit contro i Rangers è stato un lampo isolato, non il motore di una dinastia – un’eredità simbolica che non ha evitato le critiche per le sue partite opache in campionato.

Certo, ha aiutato a vincere quei due scudetti con la sua grinta, ma confrontandolo con club come la Juventus, che investe in attaccanti top, il Napoli rischia di sembrare troppo accondiscendente con i ruoli di secondo piano. Voi appassionati lo ricorderete per l’esordio contro il Liverpool, ma è ora di ammettere: era un lusso per le rotazioni, non un titolare irrinunciabile.

Ora che se va al Torino, i tifosi del Napoli devono riflettere: è il prezzo del ricambio generazionale o un’altra mossa rivedibile di De Laurentiis? Con le prossime sessioni di mercato, speriamo in rinforzi che non si accontentino di sacrifici, ma facciano tremare le difese avversarie. Avanti Azzurri!