Zero a questa inattesa metamorfosi, col Napoli che si rammollisce come uno dei partecipanti ai salotti di Jep Gambardella nella Dolce Bellezza, forse frastornato proprio da quella Bellezza inattesa della prima frazione. Due squadra poste su galassie differenti, due atteggiamenti agli antipodi difficilmente spiegabili. Nel dopo gara Conte si incazza, ha la faccia di chi ha fatto tremare le pareti nello spogliatoio omaggiando divinità di diverse religioni.
Il contributo dei giocatori
Uno come il primo assist stagionale di Lobotka, che appare come una melodia su un’arpa, ma stavolta il pallone finisce sulla testa di Rrahmani. Questo potrebbe essere un segnale di svolta per i partenopei nei calci piazzati. “Se ti sei mai chiesto dove vengono creati i tuoi sogni, guardati attorno, vengono creati qui!”.
Due sciarpe che fanno percorsi opposti, con colori opposti, ma due mani che tendono l’una verso l’altra. Questo gesto simbolico durante la partita tra Napoli e Genoa racconta il vero spirito del calcio, oltre i risultati.
Gestione della partita e mercato
Tre cambi appena, tutti caratterizzati dalla prudenza, con Spinazzola che finisce addirittura da esterno alto (sulla carta). La gestione conservativa di Conte nei cambi durante la partita, aspettando fino al 73’ minuto, suscita qualche critica, soprattutto per la tempistica e le decisioni tecniche prese.
Quattro acquisti e forse anche più cessioni: fuori Folorunsho, Spinazzola, Rafa Marin e Zerbin, magari Juan Jesus. Il futuro di Raspadori è in discussione, con valutazioni economiche e sportive che potrebbero portare a un trasferimento a Roma, se il club capitolino sarà pronto a compensare adeguatamente.
Prestazioni in campo
Cinque e mezzo a Juan Jesus. La sua partita è condizionata da un giallo precoce, ma il suo impegno è costante. “L’amore è l’insostituibilità” scrive Paolo Sorrentino in ‘Hanno tutti ragione’, e Juan Jesus ha dato un apporto affidabile nonostante le difficoltà.
Sei vittorie su nove trasferte, terza consecutiva on the road. Il Napoli continua a dimostrare la propria solidità in trasferta, rispondendo alle critiche sul calendario favorevole con prestazioni convincenti.
Sette al calcio bailado, con David Neres che si distingue per la sua abilità incredibile, accumulando assist e mostrando un ritorno in forma spettacolare. La sua intesa con Kvara potrebbe arricchire ulteriormente il potenziale offensivo del Napoli.
Otto lettere: coglione. La tensione tra Garcia e De Laurentiis emerge attraverso commenti polemici, che riflettono le incomprensioni e gli errori di gestione nel passato.
Nove a Francuccio con le trecce, al controllo fisico che imprime in ogni secondo del match. Anguissa dimostra ancora una volta la sua forza fisica impressionante, nonostante qualche distrazione pagata a caro prezzo.
Dieci a Babbo NatAlex. Meret si conferma una sicurezza tra i pali, salvando il Napoli da situazioni complesse con interventi decisivi. Si dimostra una presenza affidabile che complessivamente giova alla difesa della squadra.