Darwin Nunez è pronto a dire addio al Liverpool e all’Europa, tuffandosi nell’oro dell’Arabia Saudita con l’Al Hilal. L’uruguaiano, arrivato in Inghilterra nel 2022 per la modica cifra di 75 milioni di euro dal Benfica, è ormai a un passo dal firmare, attirato da un contratto da capogiro.
Ma che razza di mossa è questa? Offrono 20 milioni a stagione a un giocatore che al Liverpool ha alternato gol spettacolari a errori da principiante, e lui ci casca come un pesce all’amo. Simone Inzaghi, il tecnico italiano alla guida dell’Al Hilal, lo ha definito il “centravanti perfetto” per il suo attacco – parole che fanno sorridere, considerando come Nunez sia più un misto di potenza e imprecisione che un vero killer sotto porta.
Per noi tifosi del Napoli, questa notizia è un sollievo misto a ironia: immaginate se avessimo inseguito Nunez con quelle “cifre elevatissime”? Invece, il club ha virato su Lucca, una scelta più terra-terra e intelligente, evitando di buttare via milioni su un tipo che potrebbe finire a fare figure da circo in un campionato ancora di seconda fascia.
Paragonatelo ai tempi d’oro del Napoli, quando Maradona o Higuain restavano per la gloria, non per petrodollari: qui, Nunez sembra solo l’ultimo in fila di stelle che tradiscono il calcio vero per un deserto di opportunità. Al Liverpool, forse, faranno festa con quei 60 milioni offerti, bonus inclusi, ma noi partenopei sappiamo che il vero attacco si costruisce con testa e cuore, non solo con il portafoglio.
E voi, appassionati del Napoli, che ne pensate? È il segno che l’Arabia sta comprando sogni o solo un’altra fuga per i soldi facili? Discutiamone, perché nel calcio, come nella vita, non tutto è in vendita.