Corrado Orrico non le manda a dire sul calcio: Juve da paura, Inter piena di figuracce e allenatori da bocciare! #CalcioItaliano #SerieA #OrricoOpinioni
Corrado Orrico, con la sua schiettezza tipica, ha sparso commenti taglienti sul mondo del calcio, senza peli sulla lingua. Ha iniziato parlando della Juventus, definendola nettamente più forte rispetto all’anno precedente grazie a acquisti di alto livello.
“La Juve è nettamente più forte dell’anno scorso, ha preso giocatori di valore assoluto.”
Passando all’Inter, Orrico non ha risparmiato critiche, ricordando le solite sbavature della squadra. Ha elogiato il loro stile rilassato, ma non ha esitato a puntare il dito su una sconfitta che non perdona.
“Chivu? Qualche scivolata episodica l’ha sempre fatta l’Inter, fa parte della sua storia. Io ho sempre ammirato la capacità dell’Inter di non drammatizzare mai su nulla, anche le sconfitte vengono prese con il sorriso sulle labbra. Una grande squadra però non può perdere a San Siro con l’Udinese.”
Sul fronte degli allenatori, Orrico ha definito Filippo Inzaghi carente in grinta, sottolineando che un tecnico deve essere estremo nelle sue scelte, senza mezze misure.
“Inzaghi l’ho ritenuto incompleto come guida, gli mancava lo spirito agonistico che ogni capo deve avere. La media dei valori caratteriali non basta per un tecnico. Un allenatore deve saper usare il radicalismo, deve eccedere nel bene e nel male.”
Per quanto riguarda Chivu, Orrico è stato cauto, ammettendo che non c’è abbastanza per un giudizio definitivo e assegnandogli un voto basso per ora.
“Chivu ancora va visto, per ora dovessimo dargli voto gli daremmo sei meno, ancora non ci sono elementi sufficienti per valutarlo.”
Tra i migliori allenatori, secondo lui, ci sono nomi solidi come Conte e Gasperini, con una menzione a Spalletti nonostante i suoi guai. Invece, ha accostato Fabregas a un certo stile “geometrico”, enfatizzando l’importanza della psicologia nel calcio.
“I migliori allenatori? Conte, Spalletti anche se è in disgrazia, e Gasperini. Fabregas invece è della razza di Thiago Motta e dei Sarri, sono nipotini di Euclide, della geometria. Nella costruzione di un giocatore c’è una metà di parte atletica tattica e tecnica, l’altra metà è la suggestione, la capacità di suggestionare il giocatore e farlo pensare, mettergli le idee dell’Iperuranio…”
Orrico non ha risparmiato frecciatine a Massimiliano Allegri, bollandolo come uno che ignora il gioco vero e proprio, anche se riconosce che porta risultati. Ha difeso la sua concretezza, pur criticando chi lo attacca.
“Non lo metto tra i migliori perché è davvero spudorato nel rinunciare al gioco. E’ l’opposto di quel che dovremmo predicare noi tecnici, cioè prima la cura individuale e poi la cura della squadra. Però credo ci volesse un tecnico così al Milan, Allegri i risultati in fondo all’anno li fa. Non mi sento di esprimere le opinioni di chi lo bastona, io gli riconosco delle capacità di rimanere in concreto nel risultato.”
Chiudendo con le previsioni, Orrico ha indicato il Napoli come favorito per lo scudetto, seguito da Inter, Juventus e Roma, confermando la sua visione pragmatica sul campionato.