Il Napoli sul mercato gioca d’astuzia, come un vecchio gatto che aspetta il topo: dopo aver blindato le basi con acquisti solidi, ora punta a colpire con occasioni last-minute. È una strategia che fa impazzire i tifosi, sempre affamati di rinforzi, ma che potrebbe regalare gemme a prezzi stracciati. Dopo un’estate di mosse intelligenti, gli azzurri guardano alla Premier League per completare la rosa, e nomi come Grealish o Chiesa stuzzicano le fantasie.
Jack Grealish, l’ex golden boy del City, è ormai un esiliato a Manchester: fuori dai piani di Guardiola, si è allenato da solo persino in costiera amalfitana, un tocco di ironia per un inglese che sbircia il nostro bel paese. Potrebbe essere un affare, ma occhio ai rischi: a 28 anni, è un talento con il vizio del dribbling, ma se non ritrova forma rischia di essere un altro flop da Premier trapiantato in Serie A, come tanti prima di lui.
Da ferragosto in poi, si legge su Repubblica, uno dei due potrebbe arrivare a Napoli con prezzi più bassi per la necessità dei club di cederli. Questa previsione è un segnale chiaro della pazienza azzurra, ma fa riflettere: è furba o pericolosa? I tifosi del Napoli lo sanno, quante volte abbiamo perso occasioni per aspettare l’ultimo minuto, tipo quando il Milan ci soffiò Ibrahimovic nel 2020? Strategia sì, ma non facciamoci beffare.
Federico Chiesa, invece, è la storia del rimpianto che torna: partito dalla Juve per il Liverpool, ha collezionato più panchine che gol, e a 27 anni brama un ritorno in Italia per rilanciarsi verso il Mondiale 2026. Fisicamente integro ma fuori forma, potrebbe essere il colpo da urlo, un esterno rapido come quelli che Spalletti sognava – ma ricordiamoci di Eto’o nel 2013, un vincente arrivato a fine carriera che ci fece volare.
Alla fine, caro Napoli, questa caccia al tesoro è eccitante, ma non illudiamoci: tra Grealish e Chiesa, uno potrebbe essere l’asso mancante, l’altro una scommessa rischiosa. Parliamone, tifosi: meglio un top player scontato o restare coi piedi per terra? La stagione è lunga, e noi azzurri non ci facciamo illusioni, ma sogniamo in grande.