Nunez e Inzaghi: L’ennesima avventura nel deserto del calcio, ma quanto durerà?
Darwin Nunez ha già conquistato i cuori dell’Al-Hilal con un entusiasmo contagioso, proprio come un attaccante che arriva a Napoli promettendo scintille. Nell’intervista ai canali ufficiali del club saudita, ha dichiarato: “Mi sento molto bene e sono davvero felice di essere qui. La verità è che questi giorni sono stati incredibili con il gruppo. I compagni mi hanno accolto molto bene, sono stati tutti incredibili con me dal primo momento in cui sono arrivato qui. Sono già quattro allenamenti con il gruppo e sono molto felice, mi sento a mio agio, mi hanno fatto sentire uno di loro e sono qui per contribuire e aiutare la squadra”.
Bella storia, eh? Sembra il classico idillio da principiante, ma ricordiamoci di Nunez al Liverpool: un talento grezzo che ha alternato magie a errori da “facile preda” dei difensori. Come tifosi del Napoli, ci chiediamo: se Inzaghi lo ha voluto così tanto, perché non è rimasto a lottare in Europa invece di scappare in Saudi Pro League? “Beh, l’allenatore mi ha chiamato e ho parlato con lui e mi ha detto che voleva che venissi qui e la verità è che ho pensato che fosse una buona idea”, ha ammesso Nunez.
Qui, Inzaghi si conferma un maestro nel reclutare perle per progetti… esotici, ma non è una mossa da vero guerriero? Il Napoli, con le sue ambizioni europee, non vende sogni facili come petrodollari; paragone spietato, il nostro azzurro è ancora lì a sudare per la Champions. E su questa lega in crescita: “È una bella opportunità per me in un campionato che sta crescendo, hanno dimostrato in Coppa del Mondo di poter competere con i grandi club e beh, sono felice di essere qui. Come ho detto, farò il meglio che posso. Finora hai imparato solo Salam-Aleikum”.
Ironico, no? Un campionato “che sta crescendo” grazie a bidoni di soldi, ma dove finiscono i veri test? Pensate al Napoli del passato: Maradona non sarebbe fuggito per un contratto principesco, avrebbe sfidato il mondo. Infine, Nunez su Inzaghi: “Credo che mi abbia visto, gli piace come gioco, per questo mi ha contattato per chiedermi di venire, e sono molto orgoglioso che mi abbia scelto come suo attaccante. Ora è il mio turno di fare le cose bene e aiutare la squadra e l’allenatore anche. Sono molto entusiasta e non vedo l’ora di rappresentare l’Al-Hilal”.
Ma dai, Partenopei: questo è lo sport che amiamo, pieno di colpi di scena, però se Nunez affonda in Arabia, non dite che non ve l’avevamo detto. Discutiamone: il Napoli deve imparare da questi errori o continuare a sognare in grande?