L’entusiasmo partenopeo travolge la prevendita: Napoli-Sassuolo, una febbre che non si placa
I biglietti per il settore ospiti nella prima di campionato contro il Sassuolo sono andati a ruba in un lampo, confermando l’insaziabile fame dei tifosi del Napoli. Con 4.000 tagliandi polverizzati in pochi minuti, l’attesa per l’esordio del 23 agosto ha trasformato una semplice prevendita in un evento epico – o disastroso, a seconda di chi sei.
Come riportato dal Corriere dello Sport, “Attesa, ansia e alla fine delusione per molti. Il sold out era arrivato nel giro di pochi minuti. I ritardatari hanno subito perso le speranze di farcela.” Questa frase dipinge un quadro perfetto della passione azzurra: non solo entusiasmo, ma anche caos organizzato, dove i ritardatari pagano per un click in ritardo. Eppure, è proprio questo fervore che rende i napoletani unici, a differenza di club più “freddi” come la Juventus, dove i biglietti restano magari invenduti.
Ma attenzione, non è solo una questione di settore ospiti: i tifosi del Napoli sono ovunque, pronti a invadere lo stadio. “La prevendita si sarebbe dovuta concludere venerdì 22, alla vigilia del giorno gara, ma era facilissimo ipotizzare che, a fronte di una richiesta elevatissima, il sold out si sarebbe raggiunto già ieri. Ma i tifosi saranno ben oltre quattromila con molti napoletani che potrebbero essere presenti anche in altri settori (tranne la Tribuna Sud destinata solo ai tifosi neroverdi).” Ecco il punto: quella “richiesta elevatissima” è un eufemismo per dire che l’Azzurro è una marea inarrestabile, proprio come negli anni d’oro di Maradona, quando ogni trasferta era una conquista.
Senza mezze misure, questa frenesia dice molto sulla rinascita del Napoli: dopo stagioni altalenanti, l’entusiasmo per Spalletti e i nuovi acquisti è palpabile, ma anche un campanello d’allarme per la società, che dovrebbe evitare di lasciare i propri in balia di app malfunzionanti. Voi tifosi veri lo sapete: non è solo una partita, è una battaglia per esserci, e se il Sassuolo pensa di fermarci, si sbaglia di grosso.