Le dichiarazioni di Calaiò: tra ottimismo e realtà estiva del Napoli
Emanuele Calaiò, ex bomber del Napoli, ha analizzato le amichevoli azzurre con il suo occhio esperto, e non possiamo non dargli ragione su certi aspetti. Le partite estive spesso somigliano a un allenamento mascherato, ma come tifosi veri, ci chiediamo se questa squadra stia davvero carburando o se siamo di fronte a un déjà-vu delle passate stagioni.
“Ho visto entrambe le partite al Patini. Per me le amichevoli estive non contano molto e lasciano il tempo che trovano. Si vede che le gambe sono pesanti anche perchè in questo momento la squadra si allena anche il giorno dell’amichevole. Ci vuole tempo per smaltire questo lavoro fisico.” Questa osservazione è un classico mantra estivo, ma facciamoci una domanda: quante volte il Napoli ha pagato caro un avvio lento, come nel 2020 quando arrivammo a settembre già zoppicanti? Magari contro le big come la Juventus, non basterà dire “aspetta e vedrai”.
Nei movimenti a centrocampo, Calaiò ha notato un dinamismo intrigante: “Ieri ho visto dei movimenti a centrocampo tra De Bruyne, Lobotka e Raspadori: si sono spesso alternati nelle varie posizioni. Un meccanismo che è avvenuto spesso tra Lobotka e De Bruyne: alle volte il belga si abbassava nel ruolo di playmaker e Lobotka si alzava.” Ironico, vero? Se è davvero Kevin De Bruyne (e non un refuso clamoroso), questo scambio ricorda i meccanismi fluidi del City di Guardiola, ma con Lobotka che deve reggere la pressione – altrimenti finiamo con un centrocampo confusionario come ai tempi di Ancelotti.
Sul fronte offensivo, la critica di Calaiò è diretta: “In attacco invece, i movimenti di Lucca sono stati più votati all’andare incontro ai compagni invece di attaccare la profondità: possibile che ciò sia avvenuto perchè l’attaccante non ha ancora quella freschezza fisica che gli possa permettere di scattare e dettare il passaggio.” Qui tocchiamo un nervo scoperto: Lucca deve svegliarsi in fretta, altrimenti rischiamo di rivivere le stagioni con Osimhen non al top, dove il Napoli arrancava in area. Agli appassionati dico: pretendiamo di più da questi test, non è solo fatica, è l’anima azzurra che deve brillare.
Insomma, Calaiò ci avverte, ma noi tifosi non ci accontentiamo: se questi meccanismi non si affinano, il campionato potrebbe essere un incubo. Forza Napoli, ma svegliatevi prima che sia troppo tardi!