Il caos del mercato Siviglia: promessi spassi e porte girevoli
Il Siviglia, con il suo direttore sportivo Antonio Cordón, è nel bel mezzo di un’estate turbolenta, bloccato da cessioni inceppate e registrazioni in ritardo per nuovi acquisti come Vargas, Adams e il portiere Vlachodimos. Mentre i tifosi partenopei seguono da lontano, è impossibile non sorridere amaramente: quante volte abbiamo visto anche noi al Napoli simili circhi? Cordón, però, rimane ottimista, e ce lo dice chiaro.
“Abbiamo diverse conversazioni. Non entreremo nei dettagli. Una cosa è ciò che esce sulla stampa, ma posso dirvi che ci sono molte conversazioni aperte in tutti i sensi.”
Queste parole suonano come un disco rotto nel mondo del calcio, dove le “conversazioni” spesso mascherano ritardi e scommesse perse. Pensate al Siviglia che si vanta di attirare sguardi europei, ma con giocatori come Badé e Sánchez bloccati: è come vedere un’auto di lusso con il motore in panne, mentre noi napoletani ricordiamo i nostri pasticci di mercato, tipo le liti per Osimhen, e ci chiediamo se non sia solo un karma condiviso.
“Sono convinto che ci saranno sorprese, o che ci sono cose che si verificano giorno per giorno che sicuramente finiranno per chiudersi. Raggiungeremo gli obiettivi che ci eravamo prefissati.”
E qui, l’ottimismo di Cordón puzza di retorica da spogliatoio: sorprese? Magari, ma nel calcio spagnolo, con 50-70 giocatori non iscritti in giro, è più una lotteria che una strategia. Confrontiamolo al Napoli di Ancelotti o De Laurentiis: quante volte abbiamo dovuto improvvisare all’ultimo, ma almeno con un po’ di furbizia, non solo chiacchiere.
“Non è una tragedia. Lo sguardo è per la fine dell’estate… Siamo tranquilli, non è una tragedia.”
Ah, il classico “non è una tragedia” che nasconde panico puro: Cordón parla di forza di gruppo e dinamiche veloci, ma andiamo, con infortuni e mercati bloccati, è come andare a San Mamés con la squadra in disordine. Per i tifosi del Napoli, è un richiamo ai nostri alti e bassi – tipo le partenze last-minute – ma almeno noi sappiamo che il vero calcio si gioca sul campo, non nei comunicati.
Insomma, il Siviglia rischia di iniziare la stagione zoppicando, e se da partenopei non ci dispiace un po’ di sfortuna per i rivali europei, speriamo che imparino: nel calcio, le promesse sono aria fritta, serve azione vera. Forza Napoli, e che il mercato sia con noi!