Lucarelli elogia Kean e Retegui, e ricorda il suo amore per Napoli #Napoli #Calcio #IntervistaEsclusiva
Cristiano Lucarelli, ex calciatore del Napoli, ha condiviso le sue opinioni schiette su alcuni talenti del calcio attuale durante un intervento a Radio Goal su Kiss Kiss Napoli. Senza peli sulla lingua, come al solito, l’ex attaccante non ha risparmiato i suoi complimenti a chi se li merita, ma ha anche toccato argomenti che vanno dritti al punto, senza troppi giri di parole.
“Kean e Retegui sono due giocatori importanti, vanno fatti i complimenti a Gattuso che ha trovato il modo di farli giocare entrambi. C’è stato un momento molto confusionario della partita, sono d’accordo con Gattuso, quando ti trovi a fare due partite nell’arco di tre giorni puoi calare da un punto di vista fisico e puoi mollare la presa. Kean ha uno strapotere fisico che ha dimostrato anche ai tempi della Juventus, se un allenatore importante come Allegri gli dava parecchio spazio non è un caso. Trevisani affila le armi: “Milinkovic e Lang non servono, con 50 milioni prendi Lookman e fai sul serio”
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Passando a un altro fronte, Lucarelli non si è tirato indietro nel paragonare se stesso a giocatori emergenti, con un tocco di autoironia che fa parte del suo stile diretto. Ha menzionato quelli che considera più vicini alle sue vecchie qualità sul campo, senza fingere modestia.
“Lucca? In questo momento lui e Scamacca sono quelli con le caratteristiche più vicini alle mie, ovviamente gli auguro di fare molto meglio. Lucca è un calciatore di livello, bravo sulle palle alte e non solo, certo deve migliorare in qualcosa ma è forte, io lo volevo anche alla Ternana.”
Infine, Lucarelli ha espresso un legame personale con Napoli che va oltre il calcio, rivelando un affetto genuino per la città che ha segnato la fine della sua carriera. È un ricordo che, a suo dire, non ha prezzo, e che lo porta ancora a tornare, senza troppi sentimentalismi ipocriti.
“Napoli? Ogni tanto ho la necessità di tornare in città, perché è stata una tappa importante della mia vita. Finire la carriera in azzurro è stato il regalo più bello che mi potessi fare”.