Cartellino rosso per l’attaccante del Napoli: quando le proteste non servono a un cavolo #CalcioDrama #NapoliInCrisi #ArbitroSiebert
In una partita che ha visto l’attaccante del Napoli sventolare il cartellino rosso come un trofeo indesiderato, è evidente come certi giocatori pensino di poter ammansire l’arbitro con chissà quali discorsi da bar. Prova inutilmente a spiegarsi con l’arbitro Siebert, ma finisce per sembrare solo un bambino che piagnucola dopo aver rotto il vaso di casa.
Leggi di più su
Calcio
Potrebbe interessarti
Conte in crisi: triplo cambio disperato, fuori Spinazzola!
Beukema crolla in PSV-Napoli: Tifosi inferociti sui social, “Indecente!”
PSV-Napoli: Autogol clamoroso di Buongiorno fa infuriare Conte
Manna avverte: “Nuovi acquisti, adattatevi o farete fiasco”. E svela: è stato il direttore sportivo a volere De Bruyne.
Questo episodio evidenzia quanto il mondo del calcio sia pieno di divi che credono di essere al di sopra delle regole, con l’arbitro che probabilmente si è limitato a scrollare le spalle di fronte a tanta teatralità. Invece di accettare la decisione e andare avanti, il giocatore si è impantanato in un inutile bla bla, confermando che a volte l’orgoglio è l’unico vero avversario sul campo.
Alla fine, questo cartellino rosso serve come monito: nel calcio, come nella vita, non sempre le chiacchiere risolvono i problemi, specialmente quando l’arbitro ha già deciso di essere inflessibile. Chissà se la squadra imparerà la lezione o continuerà a lamentarsi come se fosse un diritto acquisito.