L’Udinese sta modellando il suo attacco post-Thauvin, con mosse che mixano opportunità e rischi, attirando l’attenzione di chi segue il calcio con passione. I friulani puntano forte su Jesper Karlsson, l’esterno svedese in uscita dal Bologna, in una trattativa avanzata su un prestito con diritto di riscatto a 6 milioni: una formula astuta che evita spese folli, ma chissà se reggerà contro difese toste come quelle del Napoli in trasferta.
Nicolò Zaniolo, proposto all’Udinese con meccanismi simili, è un colpo che stuzzica: il fantasista classe ’99, reduce da una stagione altalenante tra Atalanta e Fiorentina, potrebbe essere l’arma in più per il “nuovo corso” friulano. Eppure, paragonandolo ai talenti napoletani del passato come Hamsik, appare un azzardo – un giocatore con potenziale, ma troppo instabile per non finire in panchina troppo spesso.
E poi c’è Lorenzo Insigne, l’ex capitano del Napoli svincolato dal Toronto, proposto al club friulano: “contatti in corso per capire la fattibilità”, si legge, ma ammettiamolo, tifosi, vederlo finire qui è una beffa. Quel dribbling magico che ci faceva sognare a Fuorigrotta merita palcoscenici migliori, non un Udinese che annaspa per l’ingaggio – un po’ come un Re in esilio, perso tra provinciali ambiziose.
Sul fronte centravanti, la caccia a Rafiu Durosinmi, il 22enne nigeriano del Viktoria Plzen visto come erede di Lorenzo Lucca, suona promettente ma familiare: altro giovane grezzo da plasmare, tipo quelle scommesse che il Napoli ha vinto o perso nel tempo. Se funziona, l’Udinese potrebbe sorprendere; altrimenti, un’altra stagione a rincorrere sogni vani.
Insomma, mentre l’Udinese traffica, i veri tifosi del Napoli ridono amaro o sperano in scintille: questo mercato è un misto di astuzia e illusioni, ma se Insigne finisce lì, è un’offesa al calcio che amiamo – svegliatevi, friulani, e prendete sul serio queste occasioni!