Luis Enrique e il PSG: Ambizioni da Triplete, ma il Calcio Non è Solo Soldi
Luis Enrique, l’ex tecnico di Barcellona e Spagna, alza l’asticella per il PSG: “L’obiettivo per la prossima stagione è migliorare. In termini di titoli sarà più difficile, mentre penso che calcisticamente miglioreremo come squadra, sia in attacco sia in difesa. Credo che possiamo ancora individuare fasi del gioco in cui migliorare”. Parole che suonano familiari ai tifosi del Napoli, sempre in cerca di quel salto di qualità sfuggente.
Il PSG, reduce dal triplete 2024/25 – campionato, Coppa di Francia e Champions League – ora mira a replicare, come dichiarato: “Ovviamente i trofei vogliamo essere pronti a conquistarli tutti… e crediamo di poter ripetere l’impresa anche quest’anno, il che significherebbe passare alla storia, e questo ci dà una motivazione speciale”. Ma attenzione, ragazzi: questo ottimismo sa di déjà-vu per una squadra costruita a suon di milioni, non con il sudore delle province italiane.
Mentre il Napoli si lecca ancora le ferite degli alti e bassi post-Scudetto, il segreto di Luis Enrique – arrivare “rilassati” alle finali – suona quasi ironico. Il PSG, con star come Mbappé e Messi, può permettersi lussi che noi partenopei ci sogniamo: risorse illimitate contro un mercato asfissiante. È come paragonare un Ferrari a una Lancia Delta: bella, ma che deve combattere in salita.
Criticamente, però, non basta il blasone per vincere sempre; basti pensare al flop contro il Chelsea nel Mondiale per Club. I tifosi del Napoli sanno bene che il vero calcio è passione, non solo trofei comprati: magari potremmo imparare da Enrique, ma senza illudersi che i petrodollari bastino. Discutiamone: il Napoli può rubare qualche tattica da Parigi, o è meglio fidarsi del nostro cuore napoletano?
Alla fine, mentre il PSG sfida il Tottenham, noi ci chiediamo: e se il Napoli, con meno fronzoli, fosse destinato a sorprendere di più? Forza azzurri, non è solo questione di motivazione, ma di anima.