Romelu Lukaku continua a essere una delle figure più discusse dell’avvio di stagione del Napoli. Le sue prestazioni sono state messe sotto pressione, in parte a causa dell’eredità pesante lasciata da Victor Osimhen. Tuttavia, il bilancio delle prime sedici partite di Lukaku in azzurro non sembra da considerarsi negativo.
Analizzando il gioco di Lukaku, è evidente che il suo coinvolgimento nella manovra è diminuito rispetto alle stagioni precedenti, un aspetto che si è ripetuto anche nell’ultima gara contro l’Udinese, dove ha toccato il pallone solo 14 volte in 80 minuti. Nonostante ciò, il suo contributo offensivo rimane significativo, come dimostra il fatto che il belga ha raggiunto quota 10 contributi al gol in Serie A (6 gol e 4 assist), posizionandosi tra i top del campionato in questo ambito. Come mostra il grafico num. 1 a fine articolo, Lukaku è quarto tra gli attaccanti (con almeno 900 minuti giocati) per Gol+Assist ogni 90 minuti, seguendo solo Retegui, Lookman e Thuram.
Impatto Offensivo
Con un dato di 0.86, si può affermare che con Lukaku in campo, il Napoli parte quasi in vantaggio di 1-0 ogni partita. La classifica evidenzia anche la presenza di Kvaratskhelia, all’ottavo posto con 0.66 G+A p90, confermando che solo l’Atalanta ha più giocatori del Napoli nelle prime dieci posizioni. Inoltre, con l’ultima rete, Lukaku ha migliorato anche un’altra statistica, raggiungendo un Gol/Tiro di 0.24, il secondo posto tra gli attaccanti in Serie A con almeno 900 minuti giocati, dopo Thuram, che guida con 0.29. Come evidenzia il grafico num.2 a fine articolo.
Sviluppo Necessario
Il contributo offensivo di Lukaku è indiscutibile, con un impatto notevole in fase realizzativa. Tuttavia, nella gestione dei duelli, nella precisione delle sponde e nell’attacco della profondità, potrebbe essere necessario un miglioramento, con un potenziale aumento del coinvolgimento nel possesso palla nel corso dei 90 minuti. Quando si parla di segnare e far segnare, è innegabile che Big Rom abbia pochi rivali in Serie A, un fattore determinante per un centravanti, un ruolo che Antonio Conte non ha voluto compromettere all’interno del Napoli.