domenica, Novembre 9, 2025

Da non perdere

Juventus-Torino: Conceicao esplode con insulti in panchina – Un’altra figuraccia bianconera!

#DerbyTorino, il nervosismo di Conceicao fa tremare le difese!...

Allegri infuriato: “Siamo stati distratti e sonnolenti, 7 punti buttati”. I laziali se la ridono!

Allegri rompe il silenzio sul pari col Parma: segno...

Adani: “16 mesi senza una partita degna”. Cassano: “Un codardo bello e buono”. Da laziale, è ora di svegliare i campioni!

#DibattitoPazzoSuVivaElFutbol Adani e Cassano si accendono sul flop della...
PUBBLICITA

Lukaku come Mentore Improvvisato De Bruyne nei Meandri di Napoli Una Condivisione Piuttosto Superficiale

Lukaku apre il cuore: amicizia con De Bruyne e l’incantesimo di Napoli

Romelu Lukaku non si trattiene nell’intervista a DAZN, parlando del suo legame con l’allenatore Antonio Conte e di vecchie conoscenze che ora brillano in azzurro. Come tifoso del Napoli, non posso che apprezzare queste storie umane che alimentano il sogno scudetto, ma andiamo oltre le chiacchiere: è il momento di analizzare come queste dinamiche possano trasformare la squadra.

“De Bruyne mi ha servito 16 assist? Abbiamo parlato solo due volte, la mia relazione con lui non è basata sul calcio ma a livello umano. Ci conosciamo da bambini, avevamo 13 anni, abbiamo esordito nello stesso anno, la nostra carriera ha corso per un po’ insieme. Ora giocarci insieme ogni giorno è bello, era capitato solo con Mourinho al Chelsea, eravamo piccoli, eravamo anche nello stesso appartamento. Lui si è integrato molto bene nella squadra.”

Queste parole di Lukaku raccontano un’amicizia autentica, non solo palleggi e assist, ma ricordano ai tifosi partenopei quanto conti l’alchimia nello spogliatoio.

Potrebbe interessarti

Leggi di più su Calcio

Criticamente, però, De Bruyne non è mai arrivato a Napoli – o almeno non ancora – e questa nostalgia per il passato rischia di essere un miraggio, come tante promesse di mercato che ci hanno deluso. Paragonando al duo Hamsik-Insigne, qui c’è potenziale, ma solo se Conte lo trasforma in gol concreti.

Intanto, Lukaku dipinge Napoli come un paradiso per talenti veri, e non ha tutti i torti: i nostri tifosi sono una bomba, passionali come un’eruzione del Vesuvio, ma esigenti da far paura. “Cosa gli ho raccontato di Napoli? Che abbiamo una bella squadra con uomini veri e tifosi eccezionali. Poi lui l’ha visto personalmente. Ora capisce anche un po’ di italiano, è molto intelligente. Poi noi parliamo già dalla scuola 3-4 lingue. Si sta trovando molto bene, mi aspetto tanto da lui.”

Qui Lukaku ci regala un’occhiata ottimistica, quasi romantica, ma ironico notare come i “uomini veri” debbano ancora dimostrare sul campo contro Juventus o Milan – ricordate le stagioni in cui promettevamo mari e monti ma finivamo a secco? Per i tifosi del Napoli, è un invito a sognare, ma anche a pressare: De Bruyne o no, serve che questi legami si traducano in trofei, non in chiacchiere da bar. Forza azzurri, il pallone non aspetta!