Quando un tecnico si trasforma in bersaglio facile: l’esperienza fallimentare sulla panchina bianconera raccontata senza troppi peli sulla lingua #Juventus #Calcio #Maifredi
L’ex allenatore Gigi Maifredi non va per il sottile nel raccontare il suo fallimento alla Juventus. In un’intervista a La Repubblica, non nasconde il disappunto per la sua breve e tormentata esperienza alla guida della Vecchia Signora.
Maifredi ha ammesso senza mezzi termini che “è stata una cosa negativa” e ha ricordato il periodo come un vero incubo. Definisce quel passaggio come un “esperienza negativa” che lo ha segnato profondamente. Non è il solito racconto politico ed edulcorato di chi cerca di salvare la faccia: lui va diretto al punto, consegnando agli appassionati uno spaccato crudo e reale di ciò che significa allenare uno dei club più esigenti e sotto i riflettori del calcio italiano.
Lo scenario dietro le quinte di quel periodo sembra stato ben lontano dalla serenità o da un semplice banco di prova tecnico. Maifredi, con tutta franchezza e senza peli sulla lingua, non si è risparmiato nel sottolineare quanto quella parentesi sia stata travagliata, lasciando intendere che il fallimento non sia stato soltanto una questione di risultati sul campo.
Insomma, un racconto diretto e senza filtri che smonta un po’ l’aura di perfezione e vittoria che circonda la Juventus, mostrando il lato oscuro di chi ci ha provato e non ce l’ha fatta. Maifredi lo racconta senza giri di parole, mettendo nero su bianco che quella “cosa negativa” è stata un’esperienza da dimenticare ma anche da raccontare, per capire dove e come può naufragare anche chi ha esperienza e passione da vendere.