Euro 2032: Napoli a rischio esclusione? Malagò fa i nomi e i conti, tra amicizie e stadi colabrodo #Euro2032 #NapoliCalcio #SportItaliano
Il presidente della Fondazione Milano-Cortina 2026, Giovanni Malagò, ha parlato a Kiss Kiss Napoli del tema Maradona e del futuro di Euro 2032, con un tono che non lesina critiche alla preparazione italiana. In un mondo dove le amicizie contano più dei gol, Malagò si vanta dei suoi legami nel calcio, forse per ricordare che in Italia il business sportivo è un club per pochi eletti.
“Sono molto amico di Antonio Conte, tra noi c’è un ottimo rapporto di amicizia. Napoli dopo Roma è la città che conosco meglio, ho un rapporto professionale con la città, poi con Robero Mottola abbiamo un rapporto speciale per la Coppa America. Con la famiglia De Laurentiis siamo intimi, Aurelio l’ho incontrato alla sfilata di Armani domenica e stavamo seduti fisicamente accanto. Napoli può brillare anche in Europa non solo in Italia. Stamattina leggevo l’intervista di Conte sulla rosea, sul turnover, l’altro anno la sua strategia di vincere il campionato ha funzionato, quest’anno c’è però anche la Champions.”
Passando a questioni più concrete, o almeno a quelle che dovrebbero esserlo, Malagò ha toccato il nervo scoperto degli stadi italiani, dove l’atletica leggera sembra un’ossessione ingiustificata e le assenze di giocatori sono l’unico vero dramma. Critica senza peli sulla lingua la gestione degli impianti, suggerendo che alcune scelte storiche come quelle di Italia ’90 abbiano lasciato un’eredità di mediocrità.
“A tutto si può sopperie tranne quando hai assenze nello stesso ruolo. Da presidente del Coni portai le Universiadi a Napoli, grazie alla Regione per il supporto per la realizzazione e restilyng degli impianti della città.
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Sul tema dello stadio Maradona, Malagò non si tira indietro, consigliando a De Laurentiis di comprarlo con un misto di entusiasmo e pragmatismo che suona quasi come una presa in giro per chi deve gestire questi affari. Intanto, la Turchia ci surclassa con i suoi stadi pronti, mentre l’Italia arranca, nominando alternative che sembrano prese da una lotteria regionale.
“Consiglierei di acquistare il Maradona a De Laurentiis? Su due piedi gli direi di sì. Aurelio avrà verificato i costi/benefici per il Calcio Napoli. Di primo acchitto chi direbbe di no? Il Maradona è il Maradona. Però se gli architetti consigliano di rifarlo tutto vanno fatte delle valutazioni, contemporaneamente ci devi giocare poi diventa un problema. A Barcellona hanno deciso di andare giù con tutto ed adesso giocano in un piccolo stadio. Bisogna approfondire il concetto. Per Euro 2032 ci sono due paesi ospitanti, la Turchia ha 12 stadi pronti. L’Italia ne ha pronti tre. Torino, Roma e Firenze. Se Inter e Milan lo completano c’è Milano e poi una città del Sud. Qui c’è la Federcalcio e gli organi politici che sanno che entro maggio e giugno deve sistemarsi questa vicenda. Leggo di Palermo, Bari e Cagliari in alternativa a Napoli”.
In conclusione, le parole di Malagò dipingono un quadro preoccupante per l’Italia, dove l’ombra di Euro 2032 rischia di lasciare fuori Napoli a causa di ritardi e scelte discutibili, confermando che nel calcio, come nella politica, le amicizie aiutano, ma gli stadi no.