Antonio Conte sempre più sul mercato: chi sarà il nuovo allenatore che dovrà raccogliere una panchina bollente? #Calcio #SerieA #Conte #NuovoAllenatore
Il clima intorno all’allenatore salentino è sempre più teso e le voci di un suo possibile addio al Napoli non sembrano affievolirsi. Secondo Mimmo Malfitano, noto giornalista della Gazzetta dello Sport, la società sta già pensando al sostituto ideale per far fronte a un ambiente pronto a esplodere.
"La permanenza di Conte a Napoli è tutt’altro che scontata" e, a giudicare dalle ultime indiscrezioni, il club sta valutando con attenzione i profili da mettere in cima alla lista per la prossima stagione. La pressione è altissima, considerato che la tifoseria partenopea è esigente e non ha alcuna intenzione di dimenticare in fretta un tecnico di primo livello.
Il dilemma su chi prenderà il posto di Conte pare più un problema da politica interna che calcistica: trovare un signore capace di gestire non solo la squadra ma anche ambienti e tira e molla fuori dal campo. "L’erede dovrà essere un tecnico in grado di resistere alle pressioni e di non farsi sommergere dagli umori di una piazza rovente".
Inoltre, il nome che sbarcherà a Napoli dovrà saper interpretare una rosa costruita per vincere ora, non tra qualche anno. La pazienza, si sa, a Napoli è merce rara, e chi sceglierà la società dovrà fare i conti con aspettative al limite del ridicolo per chiunque non porti trofei immediatamente.
Non si tratta solo di un cambio sulla panchina, ma di un vero e proprio azzardo che la società è pronta a correre con un certo brivido. D’altronde, come sottolinea Malfitano, "La nuova guida tecnica sarà chiamata a raccogliere un’eredità pesantissima e a far dimenticare un tecnico carismatico e vincente".
In un contesto così delicato, tutto può succedere e il nervosismo è palpabile anche dentro gli spogliatoi. Non c’è dubbio che la sfida per il prossimo allenatore del Napoli non sarà affatto semplice: serve carattere e, soprattutto, una dose massiccia di pazienza, qualità che oggi più che mai sembrano rare nel calcio moderno e ancor di più sotto il Vesuvio.